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Avviato a Petilia Policastro un corso di lingua italiana a cura della Prociv Arci e dell'Anpi.

 Inizia a prendere forma, a Petilia Policastro,  il corso di lingua italiana per immigrati avviato dalla Prociv Arci e la sezione cittadina dell' Associazione Nazionale dei Partigiani Italiani. Da alcune settimane,  nei pomeriggi del sabato e domenica, sono una ventina i migranti che seguono le lezioni di italiano presso quello che è stato per poco più un secolo il palazzo ospitante le Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino nel locale ospitante la sede della Prociv Arci del presidente Giovambattista Carvelli. Prevalentemente, sono originari del Marocco i migranti che hanno deciso di cogliere l'opportunità di impratichirsi della lingua italiana per meglio integrarsi nella realtà in cui il destino li ha portati nella propria ricerca di condizioni di vita migliore.  Ad agevolare la comunicazione fra i due docenti e gli allievi Ghita: una giovane che da diversi anni ha attraversato il Mediterraneo, integrandosi nella Cittadina dell'Alto Marchesato Cron...

Carenza di loculi a Petilia Policastro dove sembra vietato morire.

Carenza di loculi nel cimitero di Petilia Policastro.  Mentre alcuni fereri sostano nell'obbitorio l'Amministrazione comunale ha affidato ad una ditta la realizzazione di alcuni loculi la cui realizzazione, a causa della fretta, avverrà in maniera disordinata così come è avvenuto nelle ultime volte che si è registrata una situazione come questa. In realtà,  quello che servirebbe sarebbe un intervento organico di ampliamento del cimitero al posto di interventi disordinati dettati all'udienza. Se questa è la situazione attuale,  da quanto è dato sapere,  l'ufficio tecnico potrebbe comunque intervenire nella progettazione di un ampliamento del cimitero cittadino. Lo faceva presente ,  negli scorsi giorni,  con un post sui social l'ex sindaco Amedeo Nicolazzi che si domandava come mai sino ad oggi la nuova Amministrazione comunale non abbia messo mano all'intervento finanziato dalla Regione nella scorsa sindacatura con un contributo di 300.000 euro....

Edito dalla Publigrafic "Fascismo, Antifascismo e Partigianato calabrese. Memorie ed opinioni". di Francesco Rizza

Tutto è iniziato nel giugno 2023 con la ricostituzione della biografia di don Pietro Capocasa,  partigiano marchigiano divenuto sacerdote ed arrivato a Foresta di Petilia Policastro come parroco edito su "Patria Indipendente" periodico dell'Anpi nazionale diretto da Natalia Marino. A distanza di poco più di un anno,  pubblicato edito dalla Casa editrice Publigrafic di Cotronei "Fascismo,  Antifascismo e Partigianato calabrese. Memorie ed opinioni": percorso storico nella storia novecentesca calabrese di Francesco Rizza che, per la stessa Casa editrice dirige il periodico di cultura e promozione territoriale "Il Calabrone". Intorno alla stessa pubblicazione,  la sezione policastrese dell''Associazione Nazionale dei Partigiani Italiani è pronta ad avviare un percorso di riflessione nella Provincia crotonese su quello che,  in Calabria, è stato il Ventennio fascista ed i feroci anni della Seconda Guerra Mondiale. " Le suggestioni che derivano...

Chiusura del Centro dell'impiego di Petilia Policastro, nel silenzio della Amministrazione comunale, il Presidente del Consiglio regionale e la Cgil non ci stanno.

Mentre dall' Amministrazione comunale del sindaco Simone Saporito non si registrarono prese di posizione ufficiale sulla chiusura del Centro dell'impiego di Petilia Policastro, a margine della presa di posizione del circolo cittadino del Petilia Policastro, sono il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e la Cgil regionale del segretario regionale Gianfranco Trotta a scendere in campo a difesa dell' alto Marchesato Crotonese. Addirittura per il Presidente del Consiglio regionale, espressione della Lega, nonostante la delibera della Giunta regionale, quella della chiusura del Centro dell'impiego policastrese nonostante i suoi impiegati hanno già preso servizio a Crotone è ancora una "ipotesi da scongiurare e spiegando la propria presa di posizione aggiunge che "ilcentro per l’impiego di Petilia Policastro è un importante punto di riferimento per un bacino che comprende circa 30 mila residenti che, nell’ipotesi di chiusura assolutam...

Disagi a Petilia Policastro per l'utenza dell'ufficio postale.

Se i lavori di ristrutturazione della sede dell'ufficio postale latitano a Petilia Policastro, per l'utenza cittadina sono già iniziati i disagi. I problemi non sono collegati semplicemente alle dimensioni del prefabbricato situato in via Colla, principalmente alla carenza di denaro liquido sia agli sportelli che al bancomat.  Da quanto è dato sapere, infatti,  la direzione ha paura di subire qualche rapina anche a causa della collocazione dello stesso delo stesso prefabbricato ed il contante arriva con il contagocce.  Sia gli stipendiati che i pensionati,  infatti,  recandosi agli uffici per ritirare la retta mensile non possono ritirarla in un'unica volta ed anche per pensioni inferiori ai 1000 euro devono recarsi in posta più volte. Se si aggiunge a questo che per l'esiguità delle dimensioni della struttura molti utenti sono obbligati ad aspettare all'esterno il proprio turno, con l'arrivo del freddo e le pioggie tipiche di questa stagione,  ...

Note storiche sul Crotonese : la nascita di Pagliarelle nella Sila policastrese.

Alcune  fonti storiche collegano il  fenomeno del brigantaggio calabrese ad una rivolta avvenuta nel IV secolo avanti Cristo quando alcuni schiavi si ribellarono ai Lucani,  trasferendosi nei boschi calabresi fra il Pollino e la Sila. Sarebbe nata proprio in questo questo modo la fiera popolazione dei Bruzi. Successivamente, in piena dominazione romana, altri Bruzi si ribellarono al potere romano e, guidati da Spartaco, si rifugiarono in Sila sulle pendici del monte Gariglione.  Comunque,  fra la Sila ed il medio Jonio calabrese, il brigantaggio raggiunse il proprio culmine di violenza durante il Vicereame spagnolo ed al tempo dell'occupazione napoleonica del Regno di Napoli (1806, 1819) quando,  come vedremo,  nacque l'attuale Pagliarelle. Successivamente all'unità d'Italia, di brigantaggio si parlò nell'intero Meridione italiano a causa di numerosi rivoltosi che non accettarono l'annessione al Regno italiano dello Stato borbonico. Tornand...

Villaggio Principe di Petilia Policastro fanalino di coda della Sila Crotonese. Neppure quest'anno è possibile sperare nell'incremento dei residenti nel periodo natalizio.

Un'ampia porzione del Parco Nazionale della Sila, ricadente nella provincia di Crotone,  vive da tempo nel completo abbandono da parte delle Istituzioni. Stiamo parlando di Villaggio Principe, sulle pendici del Gariglione, che non ha mai ottenuto  quella attenzione che merita da parte dello Stato e che potrebbe rappresentare un volano di turismo nel territorio comunale di Petilia Policastro.  Certo, negli ultimi anni abbiamo assistito all'abbellimento del parco giochi in località Marrate, alla fine della stagione turistica la Provincia di Crotone si è ricordata di asfaltare parte della strada che era ridotta in pessime condizioni; ma non sono questi gli interventi che possono realmente realizzare sviluppo ed attrarre visitatori e turisti provenienti anche dai Comuni limitrofi. Ultimo intervento di una certa portata è stata l'arrivo della corrente elettrica nella prima decade del 2000, essendo sindaco di Petilia Policastro Michele Tavernese Ceraudo, ma l'elet...