Edito dalla Publigrafic "Fascismo, Antifascismo e Partigianato calabrese. Memorie ed opinioni". di Francesco Rizza

Tutto è iniziato nel giugno 2023 con la ricostituzione della biografia di don Pietro Capocasa,  partigiano marchigiano divenuto sacerdote ed arrivato a Foresta di Petilia Policastro come parroco edito su "Patria Indipendente" periodico dell'Anpi nazionale diretto da Natalia Marino. A distanza di poco più di un anno,  pubblicato edito dalla Casa editrice Publigrafic di Cotronei "Fascismo,  Antifascismo e Partigianato calabrese. Memorie ed opinioni": percorso storico nella storia novecentesca calabrese di Francesco Rizza che, per la stessa Casa editrice dirige il periodico di cultura e promozione territoriale "Il Calabrone". Intorno alla stessa pubblicazione,  la sezione policastrese dell''Associazione Nazionale dei Partigiani Italiani è pronta ad avviare un percorso di riflessione nella Provincia crotonese su quello che,  in Calabria, è stato il Ventennio fascista ed i feroci anni della Seconda Guerra Mondiale. " Le suggestioni che derivano dalla lettura della bella pubblicazione di Francesco Rizza - osserva Vincenzo Calò,  della segreteria nazionale dell'Anpi e responsabile della stessa associazione per il Sud Italia  -sono diverse. Innanzitutto la verità, che da suggestione man mano diventa certezza. Può sembrare un paradosso ma questo in parte spiega l’originalità del meticoloso lavoro di ricerca svolto dall’autore, il quale svaria su più fronti puntando diritto contro l’ipocrisia e il politicamente corretto, senza guardare in faccia chi è il destinatario di questo suo atto di coerenza. Senza dimenticare nulla, neanche i temi più “scabrosi” come quello delle leggi razziali che in sé contengono il più grande atto d’ipocrisia della vicenda italiana e che qualcuno ancora oggi definisce come “incidente della storia”, omettendo di dire che furono scientemente volute e puntigliosamente attuate dal regime fascista. Proprio in Calabria insistette il campo di Ferramonti, nei pressi di Tarsia, unico vero campo di concentramento costruito dal Governo fascista a seguito delle leggi razziali del 1939. E per raccontare le leggi razziali l’autore sceglie di raccontarci una storia, una bella storia, che per diretta riconducibilità al tema non può che essere altresì drammatica. In fondo ci dice d’essere stato stimolato in questo suo lavoro dalle biografie di alcuni Partigiani policastresi e da esse sviluppa un proficuo ragionamento globale". 

Al percorso storico che rappresenta la parte principale del saggio,  l'autore ha voluto sommare una miscellanea nel partigianato calabrese contenente anche alcune biografie sino ad oggi inedite, ma anche una serie di interviste sui nostri giorni per discutere dei nostri giorni in cui sono stati sentiti Mario Vallone  cordinatore regionale dell' Anpi, Giusi Acri responsabile dell' Anpi provinciale di Crotone,  Angelo Sposato già segretario generale della Cgil calabrese,  lo storico e saggista Luigi Capozza, l'onorevole Franco Laratta e Francesco Poerio,  docente elementare policastrese già sindaco di Petilia Policastro. Dall'Autonomia differenziatacal centro del confronto nazionale alle paure per la democrazia in numerosi cittadini italiani, sono numerosi gli spunti di riflessione che è possibile trovare nelle stesse interviste. Già dalle prossime settimane il libro sarà presentato in vari centri del Crotonese come Petilia Policastro,  Mesoraca, Santa Severina grazie al cartello di iniziative culturali del "Caffè Letterario" cordinato da Bruno Cortese e Crotone grazie ad un'iniziativa che sarà organizzata dall' Arci Aps "Spalatori di Nuvole" cordinata da Filippo Sestito della segreteria nazionale della stessa Associazione.

Commenti