Se i lavori di ristrutturazione della sede dell'ufficio postale latitano a Petilia Policastro, per l'utenza cittadina sono già iniziati i disagi. I problemi non sono collegati semplicemente alle dimensioni del prefabbricato situato in via Colla, principalmente alla carenza di denaro liquido sia agli sportelli che al bancomat. Da quanto è dato sapere, infatti, la direzione ha paura di subire qualche rapina anche a causa della collocazione dello stesso delo stesso prefabbricato ed il contante arriva con il contagocce. Sia gli stipendiati che i pensionati, infatti, recandosi agli uffici per ritirare la retta mensile non possono ritirarla in un'unica volta ed anche per pensioni inferiori ai 1000 euro devono recarsi in posta più volte. Se si aggiunge a questo che per l'esiguità delle dimensioni della struttura molti utenti sono obbligati ad aspettare all'esterno il proprio turno, con l'arrivo del freddo e le pioggie tipiche di questa stagione, la situazione è veramente allarmante anche alla luce del fatto che la maggior parte dell'utenza è costituita da persone anziane e sole impossibilitate, quindi, a delegare a familiari o amici le normali operazioni in posta ed anche il pagamento di un bollettino o la spedizione di una raccomandata diventa problematica. Nessuna soluzione alla problematica è arrivata dall'incontro con il quartiere da parte dell'Amministrazione comunale che negli scorsi giorni ha incontrato proprio i residenti del quartiere Colla. Se i lavori presso la sede postale di via Arringa, la cui copertura va cambiata perché realizzata in amianto, non sono di competenza del Comune; la popolazione lamenta il fatto che quando le Poste si sono confrontate col Municipio si sarebbe potuta prospettare la possibilità di utilizzare al posto del prefabbricato alcuni locali di proprietà comunale o, in alternativa, prendere in fitto alcuni locali privati anche alla luce del fatto che pure l'utilizzo del prefabbricato che non è né di proprietà comunale e nè delle Poste ha, comunque, dei costi . Stando così le cose, la speranza dell'utenza è che almeno i lavori di restauro della sede postale si svolgono in tempi normali, consentendo all'utenza ed al personale di ritornarvi nel minor tempo possibile.
Francesco Rizza
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