Petilia Policastro: è crisi idrica.


È crisi idrica a Petilia Policastro.  Da alcuni giorni l'approvvigionamento di acqua potabile è venuta meno finanche a Villaggio Principe,  nel cuore del Parco Nazionale della Sila, dove è ubicato uno dei pochi Parchi Avventura della provincia di Crotone e dove nel mese di agosto risiedono non pochi villeggianti e l'acqua che arriva nelle abitazioni vi arriva talmente sporca che la popolazione ha difficoltà ad utilizzarla anche per lavarsi. Analoghe situazioni si registrarono negli altri villaggi turistici dove da più lustri risiedono nel periodo estivo numerose famiglie.  Se a questo si aggiunge l'aumento delle tariffe a cura della Sorical, la situazione potrebbe sfuggire di mano da un momento all'altro con la popolazione agguerrita che,  almeno sui social,  ha iniziato a protestare da alcuni giorni. A lamentarsi maggiormente gli emigrati che sono rientrati per il periodo agostano e che non sono abbituati al degrado in cui, non solo per la mancanza di acqua che si registra nella cittadina dell’Alto Marchesato Crotonese. 

È da quando nel 2006 è entrato in funzione il nuovo Acquedotto comunale che non si registrava una situazione così grave e con la memoria sono in molti a ritornare agli anni Novanta quando la protesta popolare esplose con uno sciopero che durò più giorni e per il quale alcuni cittadini furono denunciati per il blocco del traffico. A differenza di allora,  però, la situazione avrebbe dovuta essere migliorata con l'entrata in funzione dell'acquedotto sul fiume Soleo che, a causa della mancanza delle vasche di decantazione, nonostante negli ultimi giorni non abbia piovuto,  non riesce a garantire l'arrivo di acqua pulita nelle abitazioni civili tanto che l'impressione di molti è che ci siano problemi di filtraggio. Ecco,  quindi, ritornare attuale il contenzioso fra l'Amministrazione comunale del sindaco Simone Saporito e la minoranza di "Insieme per Petilia" che nelle settimane scorse aveva lamentato la poca chiarezza relativamente alle prime royalites arrivate al Comune dalla Krunos che produce e vende la corrente elettrica prodotta con le proprie centraline sull'acquedotto cittadino che potrebbero essere investite per superare la situazione emergenziale cittadina. A detta della popolazione,  infatti, anche se la gestione dell' acqua pubblica è della Sorical, la gestione di quella che potrebbe diventare una emergenza igienico sanitaria rimane  dell’Amministrazione cittadina. 
Francesco Rizza 

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