Iniziano ad arrivare, per le ferie agostane, i primi emigrati ma ad accoglierli a Petilia è, purtroppo, il solito degrado. Certamente, una ampia percentuale della Provinciale che attraversa il Centro cittadino è stata asfaltata dalla Amministrazione comunale con dei fondi Cis, ma quest'intervento non è bastato a rendere più dignitoso l'aspetto della cittadina dell'Alto Marchesato Crotonese che, giorno dopo giorno, dà l'impressione di essere sempre più sul punto di crollarsi addosso. Già intorno alla striscia di asfaltato, infatti, sono numerose le sterpaglie cui ci si è abbituati in un paese sempre più sporco con numerosi topi avvistati dalla popolazione. Anche l'esperimento dei parcheggi a pagamento, che per alcuni mesi aveva ordinato l'anomia del traffico almeno in un punto della città, sembra essere ormai terminato e Piazza Filottete, un tempo salotto chic, ha ripreso ad essere un mega parcheggio dove ognuno può fare ciò che vuole. Per non parlare della Rupa dove, in attesa dell'abbattimento di alcune case pericolanti per il quale il Municipio ha ottenuto un finanziamento della Cassa Depositi e Prestiti, incivili continuano ad abbandonare i propri rifiuti fra le casupole abbandonate, alcune delle quali parzialmente crollate senza nessun intervento di messa in sicurezza. Certo, alcuni giovani, forniti di vernici e pennelli hanno iniziato ad abbellire, volontariamente, alcuni vicoli del centro storico, ma questo non può bastare a rendere un pò più bello e vivibile il centro cittadino.
Nei mesi scorsi, la Legambiente aveva consegnato alla Amministrazione comunale una petizione popolare avviata in collaborazione con altre Associazioni di volontariato per chiedere almeno dei marciapiedi in via Arringa che è un'artereria importante occupata dai parcheggi selvaggi e la pulizia di numerose villette abbandonate al proprio degrado, senza sortire, purtroppo, nessuna reazione almeno al momento da parte della Amministrazione comunale. Intanto, anche la popolazione policastrese ha iniziato a rendersi conto dell'aumento delle tariffe della Sirical aumentate vertiginosamente che, purtroppo, nel Centro come nelle Frazioni sono parte del problema. Oltre che nella frazione di Foresta l'acqua nei rubinetti ha iniziato a mancare anche a Camellino ed a Pagliarelle: frazione che sono ai piedi della montagna mentre in numerosi tratti del Centro l'acqua potabile si perde per numerose perdite della vetustà rete idrica senza che, per più giorni, la Sorical intervenga almeno per rattoppare i tubi e risparmiare un po' di quell'acqua che i cittadini pagano, quasi, a peso d'oro.
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