Parte della copertura della chiesa della Madonna Annunziata si è collassata a Petilia Policastro. A rendersene conto, la scorsa sera alcuni dei pochi cittadini residenti nelle case limitrofe che non si sono allontanati dalla cittadina dell'Alto Marchesato Crotonese nonostante la calura delle ultime settimane. Ad un certo punto, verso le 19,00, si è avvertito un boato ed è stato facile, con un veloce sopralluogo, capire cosa fosse accaduto. Con la sua struttura del 1600, quella dell'Annunziata è una delle storiche chiese parrocchiali cittadine che ospitò nel passato l'arciconfraternita del Rosario ed ospita il culto in onore di San Giuseppe a marzo ed ad ottobre quello della Madonna del Rosario il cui comitato, presieduto dal parroco don Giuseppe Marra, è già al lavoro per organizzare l'appuntamento del prossimo mese di ottobre, anche se probabilmente in una chiesa diversa. La stessa chiesa era chiusa dallo scorso ottobre, proprio a margine dei solenni festeggiamenti mariani per delle infiltrazioni di acqua che erano state comunicate alle autorità competenti ed è già avviato l'iter per la richiesta del finanziamento necessario ad un intervento di restauro. Con la sua pianta a tre navate, la chiesa dell'Annunziata oltre che un luogo del cuore per numerosi fedeli è un vero scrigno d'arte nei pressi del bizantino quartiere della Rupa e, quindi, di una delle zone più antiche di Petilia Policastro. Al suo interno, oltre che la cappella in onore della Madonna del Rosario affrescata da Cristoforo Santanna è collocata una delle due statue in marmo della scuola di Antonello Gagini che si venerano a Petilia Policastro, l'altra è collocata nel Santuario della Sacra Spina che nel 2026 dovrebbe finalmente vedere la ricollocazione al proprio posto del tavolato della Sacra Spina a cura della Sovrintendenza e del Ministero della Cultura.
Francesco Rizza
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