"È vero ma non diteci che Petilia è invivibile". Nel silenzio della Amministrazione comunale, critiche e qualche consenso per Nina delle Iene.
A farla sbloccare, non le strade sporhe con varie fogne a cielo aperto, il traffico caotico con le auto che ad eccezione di piazza Filottete dove il parchetro posto da alcuni mesi è da tempo al centro delle polemiche e neanche l'anomia urbanistica che ha lasciato centinaia di palazzoni incompiuti costruiti in ogni dove, ma l'assenza di un bar aperto in cui prendere un caffè o fare colazione. Dopo aver elencato le tante cose che non vanno, Antonio Stalfieri per esempio scrive di Nina "le sue parole, dure e senza filtri, hanno fatto male a molti cittadini. Ci hanno colpito nel profondo perché parlano di casa nostra, ma se ci fermiamo a riflettere non possiamo negare che abbia detto la verità. La colpa è condivisa per un degrado diventato normalità e l'indifferenza si trasforma in complicità e dell'amministrazione quando non ascolta i cittadini, non gestisce i servizi essenziali, non pianifica interventi seri e duraturi". "Noi Petilini - aggiunge Silvana Ceraudo - non facciamo valere i nostri diritti, appena qualche persona va contro corrente e si ribellarono ai vari sistemi si cerca subito di tarparle le ali. Comunque Nina delle Iene non si deve permettere di giudicare così malamente un paese o città. Si deve attenere ai problemi per i quali è stata chiamata". Unica voce a non essersi schierata pro o contro la giornalista di Mediaset l'amministrazione comunale del sindaco Simone Saporito.
Francesco Rizza
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