Mancanti incassi delle royalites della Krunos sull'Acquedotto, il sindaco risponde alla minoranza: "stiamo prendendo provvedimenti". Intanto sono passati tre anni


Il Municipio non ha, sino ad oggi,  incassato le royalites che le spettano dalla Krunos per l'utilizzo ad uso idrogeologico delle acque dell' Acquedotto sul fiume Soleo e con alcuni anni di ritardo e  l’Ufficio Tecnico Urbanistico guidato dal capo settore architetto Francesco Trovato con l’ausilio dell’Ufficio Ragioneria cordinato dalla dottoressa RosariaSaporito, stà predisponendo tutti gli atti necessari per far ottenere gli incassi spettanti al Comune. È questa la risposta del sindaco Simone Saporito alla minoranza di "Insieme Per Petilia" che nelle scorse settimane aveva chiesto lumi sui mancanti incassi. Fra le due parti, comunque, i conti non tornano. Secondo il sindaco Saporito,  infatti, "l’importo annuo che il Comune dovrà incamerare come royalites non è assolutamente euro 85.000,00 come affermato nell’interrogazione, bensì il 12% dei ricavi derivanti dalla vendita dell’energia elettrica prodotta degli impianti, garantendo un minimo annuo garantito fisso pari ad € 32.172,84  entro il 31 maggio e una somma aggiuntiva pari alla differenza tra il 12% dell’energia prodotta e quanto già versato sottoforma di minimo annuo garantito fisso entro il 30 novembre; il tutto diminuito di euro 10.000,00 per 10 anni (totale 100.000,00 euro) per come stabilito con successiva deliberazione della Giunta Comunale  numero 81 del 18 novembre 2020". Al di là di questo è dal 2022 che il Comune policasrese non ha, sino ad oggi, incassato quanto avrebbe dovuto.  Oltre alla minoranza in Consiglio Comunale che lo scorso 9 aprile ha chiesto la possibilità di accedere agli atti,  chiarimenti sul tema erano arrivati da Amedeo Nicolazzi sindaco al momento della firma della convenzione che, attraverso i social, aveva chiesto pure lui chiarimenti sulla vicenda. Stando così le cose, la vicenda non sembra potersi chiudere in tempi brevi, almeno sino a quando il Comune non potrà tranquillizzare la popolazione cittadina sugli avvenuti incassi che, fra le altre cose, potrebbero essere utilizzate per migliorare le condizioni dell'Acquedotto e la rete idrica cittadina. Mentre il torbidometro dell'Acquedotto ha delle difficoltà in occasioni delle maggiori piovute quando viene interrotta l'erogazione alle abitazioni cittadine, a causa della propria vetustà la rete idrica avrebbe bisogno di seri interventi di manutenzione che sino ad oggi non si sarebbero realizzati per mancanza di liquidità nelle casse comunali. 
Francesco Rizza 

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