Una delegazione delle Associazioni che, coordinate dalla Legambientre del presidente Luigi Concio, ha avviato una petizione popolare per chiedere una riorganizzazione urbana e maggiore ordine nella viabilità cittadina, ha incontrato sulla stessa raccolta di firme l'amministrazione comunale del sindaco Simone Saporito. In un territorio segnato dallo scempio dell’abusivismo edilizio degli anni Settanta ed Ottanta che ha devastato il territorio cittadino le 500 firme raccolte hanno sottolineato la necessità di una Petilia più ordinata e vivibile. Tra le proposte concrete emerse, si è individuato un primo intervento simbolico e urgente: la realizzazione di un percorso pedonale lungo via Arringa, nel tratto che collega piazza Filottete al Monumento ai Caduti di via Arringa. Si tratta di una stade maggiormente frequentate della cittadina dell'Alto Marchesato Crononese, dove l'incolumità dei pedoni non è per nulla garantito per l'assenza di marciapiedi ai lati della carreggiata in molti punti ostruta dai parcheggi selvaggi. Nel corso dell'incontro, si evidenzia in un comunicato stampa, sono state discusse soluzioni possibili a breve termine, sottolineando fra l'altro che che lo spazio stradale è pubblico, e che la presenza di abitazioni o negozi non può equivalere a un diritto esclusivo di parcheggiare per forza davanti alle proprie abitazioni o attività commerciali. "LAaa realizzazione di un marciapiede continuo sul lato destro della carreggiata è al momento complessa - si evidenzia nella nota- ma potrebbe essere resa possibile con l’acquisizione di una struttura privata realizzata su suolo comunale, e con l’eliminazione di alcuni parcheggi per liberare lo spazio necessario.Nell’immediato, si è chiesto di contrastare le soste selvagge, soprattutto nei tratti più critici, con l’uso di mezzi fisici (cordicelle, paletti o altro) e un maggiore controllo da parte della Polizia Municipale, per evitare il restringimento della carreggiata e rendere percorribile a piedi almeno un lato della strada". Ancora nel corso dell'incontro è stata evidenziata la necessità di recuperare e valorizzare i pochi spazi verdi esistenti, alla luce della Legge Regionale della Calabria del 2024, che prevede l’adozione di un Piano del Verde Urbano e di un regolamento comunale.
Francesco Rizza
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