"Sul dimensionamento scolastico nel Crotonese intervenga il presidente della Repubblica ". lo richiede Antonio Barberio, sindaco di Scandale.
La situazione delle reggenze scolastiche, ottenuta con l'ultimo dimensionamento scolastico realizzato dalla Regione Calabria del presidente Roberto Occhiuto ed avallato dal presidente della provincia di Crotone ed il sindaco di Scandale, Antonio Barberio, impugnando l'atto pubblico si è rivolto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"L'Istituto comprensivo di Scandale - spiega il primo cittadino -, che conta 7 plessi, tra Scandale, la frazione di Corazzo e San Mauro Marchesato è uno degli ultimi presidi di comunità dei nostri paesi, sempre meno attrattivi per le famiglie e i giovani. Mancano soprattutto trasporti e infrastrutture per raggiungere velocemente i principali centri lavorativi e il costante calo demografico e la mancanza di servizi mette a rischio il futuro dei nostri ragazzi". Come il a Sindaco di Scandale ricorda, "la scuola è sempre stata, dal mio punto di vista - commenta Babrberio -, un presidio cardine delle comunità. Un baluardo di socialità e un laboratorio destinato a formare cittadini sempre più colti e consapevoli. Purtroppo, negli ultimi decenni il crescente abbandono della scuola (intesa come istituzione) è diventato sempre più chiaro ed aggiunge che "l'ultima riforma sul dimensionamento scolastico concordato tra provincie e regione che ha ridotto le autonomie del Crotonese da 37 a 29. Una riduzione del 22% contro una media nazionale dell'8%, accorpando istituti in reggenze senza prevedere un vero confronto con il territorio e senza fornire motivazioni nel merito e nel metodo. Lo scorso anno - aggiunge - la diminuzione delle autonomie è stata giustificata, tra le altre cose, come uno strumento per garantire un preside di ruolo a tutti gli istituti provinciali, ma nei fatti non è stato così. Infatti le reggenze previste dall'Ufficio scolastico regionale sono 19 in tutta la regione di cui 10 nella provincia di Crotone. In sostanza avremmo dovuto avere 29 presidi di ruolo, ma in realtà ne abbiamo solo 19. Con questa riforma la provincia di Crotone si ritrova preda di reggenze, di presidi con doppi incarichi, doppi stipendi e scarsa presenza nei plessi periferici come quello del mio paese".
Francesco Rizza
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