Una discarica di rifiuti non pericolosi potrebbe sorgere a Petilia Policastro. Il Consiglio comunale cittadino presieduto da Ferdinando Militerno e la maggioranza del sindaco Simone Saporito hanno espresso il proprio parere positivo, mentre era assente il gruppo di minoranza in segno di protesta perché la seduta consigliere dello scorso 30 dicembre è stata convocata nella mattinata dello scorso 30 dicembre e non nelle ore pomeridiane come solitamente avviene nella cittadina dell'Alto Marchesato Crononese anche per favorire la partecipazione della popolazione. La richiesta di una conferenza di servizi ai sensi dell'art. 14 della Legge Regionale n. 19/2002 e s.m.i. per l'approvazione del progetto di una piattaforma di recupero di rifiuti non pericolosi a matrice inerte in località Caresi, a sud della frazione di Foresta di Petilia Policastro. La richiesta di una prima autorizzazione è arrivata al Municipio cittadino è pervenuta, da parte del Sig. Rizzuti Massimo, Amministratore Unico in qualità di Legale della Srl Autotrasporti e Costruzioni Rizzuti secondo cui la stessa discarica avrebbe " la necessità di dare risposta urgente a questa domanda d’investimento che riveste valore strategico nel settore dei rifiuti, il progetto riguarda la realizzazione di un “impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi". Nella proposta di deliberazione, cui il responsabile del settore tecnico urbanistico Franco Trovato sarebbero state "con l’imprenditore interessato sono determinate dal rischio di perdere finanziamenti in essere, già disponibili, e dal rischio di bloccare quelle poche occasioni di crescita economica ed occupazionale che le condizioni locali offrono". Esprimendo il proprio parere positivo alla richiesta, nella delibera n°50 dello scorso 30 dicembre si evidenzia come "l’Amministrazione Comunale è da sempre notoriamente orientata a sostenere le iniziative di carattere produttivo che, oltre a prestare garanzie di realizzazione degli interventi nel rispetto dell’ambiente nel quale si inseriscono, siano capaci di generare uno sviluppo economico migliorando la qualità della vita dei propri concittadini favorendone la crescita anche attraverso la creazione di nuove possibilità di fruizione di beni e/o servizi peraltro con evidenti ricadute occupazionali".
Francesco Rizza
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