"Il Sud deve svegliarsi" . Parola di Pino Aprile ospite a Santa Severina.


Un invito al Meridione italiano a presentare almeno atto di quella ferocia con la quale, fin dall'unità italiana del 1861, sta subendo la ferocia dello Stato nazionale. È questo questo, ancora una volta,  il messaggio dello scrittore e giornalista Pino Aprile al numeroso pubblico che l'ha ascoltato in occasione della presentazione del sui nuovo libro "Meglio Soli" inserita nella programmazione del "Caffè Letterario" di Santa Severina svolta nella sala del Museo diocesano.  Se, come ha sottolineato l'avvocato Pino Napoli già consigliere regionale laburista che si è confrontato con lo scrittore, è anacronistico parlare di secessione perché l'unità nazionale è uno dei principi fondanti della Costituzione e quindi non può neppure essere messa a referendum, Pino Aprile si è detto convinto che ormai i tempi sono maturi per una inversione di rotta perché si rischia una rivolta popolare nonostante l'Indolenza  della popolazione meridionale e dei suoi rappresentanti in Parlamento. "Anche la Francia e l'Inghilterra - ha ammesso Aprile - sono state unificate con grossi spargimenti di sangue, ma solo in Italia a 160 anni di distanza esistono fra il Nord ed il Sud tante disparità che per i Merdionali non è garantito nella propria terra il diritto alla sanità tanto che in occasione di malattie più gravi di altre è preferibile andare a Milano e la stessa disparità fra le due Italie si registrarono per le ferrovie, le strade e le altre infrastrutture.  Evidentemente,  la situazione potrebbe peggiore con quell'Autonomia differenziata che è stata votata anche da Parlamentari meridionali". Ad introdurre l'intervento dello Scrittore Bruno Cortese presidente del "Caffè Letterario" che ha sottolineato i vari trucchetti contabili sviscerati nel nuovo lavoro di Pino Aprile messi in campo per sfavorire il Sud italiano dai vari Governi nei quali il Mezzogiorno non avrebbe espresso un ministro al Tesoro. Soddisfatto per l'ennesimo appuntamento culturale,  invece il sindaco Lucio Giorndano che ha ricordato come Santa Severina continua la propria tradizione culturale riconosciuta anche dalla popolazione delle altre cittadine della Provincia. "Il 25% delle entrate governative - ha aggiunto Pino Aprile - provengono dal Sud italiano,  ma evidentemente siamo arrivati al punto che non saperlo non serve più. Il peggiore dei peccati, oggi come ieri, è quello di omissione. Io mi sono dato il compito di offrirvi le informazioni con i miei libri proponendo un programma politico, adesso tocca alla popolazione svegliarsi".
Francesco Rizza 

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