Ripartono dalle "periferie" le nuove attività della Cgil calabrese. Lo ha annunciato il neo segretario generale della Calabria Gianfranco Trotta a Petilia Policastro in occasione della manifestazione in preparazione allo sciopero generale del 29 novembre che avrà la propria iniziativa calabrese a Cosenza. "Immagino - ha sottolineato il segretario Trotta sviscerando tutte le problematicità calabresi ed italiane - una Cgil che si sappia mettere in cammino, incontrando i nostri iscritti ed i vari territori calabresi dove sono molti i problemi, dalla viabilità al lavoro che manca, alla sanità che non si riesce a gestire mentre il Governo insegue il sogno leghista dell'autonomia differenziata sulla quale, nonostante la bocciatura europea, speriamo di poter dire il nostro no con il referendum popolare. Noi non vogliamo modificarla, ma bocciarla in toto". C'erano numerosi tesserati anche delle cittadine limitrofe ad ascoltarlo nella Casa della Cultura dove è stato accolto da Giacinto Berardi segretario della locale "Camera del Lavoro" Mario Scalese responsabile dell'area vasta comprendente le province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Maria Pupa della segreteria provinciale, Santino Scalise rsu del comparto sanità ed il sindaco Simone Saporito. Tutti d'accordo sulla necessità di fare rete nel maggiore dei sindacati italiani anche in Calabria ed in occasione dello sciopero generale indetto insieme alla Uil mentre la Cisl, ancora una volta, ha deciso di defilarsi.
A precedere l'approfondimento nella "Casa della Cultura" la deposizione di un fascio di fiori al monumento in onore di Lea Garofalo, la collaboratrice di giustizia di Pagliarelle brutalmente uccisa dai suoi stessi familiari a Monza nel novembre 2009. Se dalla cittadina dell'alto Marchesato Crotonese, negli ultimi anni è sparita la "Giornata del Coraggio Femminile" che nel ricordo di Lea si era svolta per più edizioni, anche dalla Cgil è stata sottolineata la necessità di ricordare, perché determinati fatti non abbiano più a ripetersi. Nella difficoltosa sitsituazione calabrese in cui su varie problematiche non si registrarono le soluzioni che ci si aspettava neppure dalla Calabria del presidente Occhiuto, anche l'area vasta della Cgil è pronta a fare la propria parte. L'hanno evidenziato Giacinto Berardi e Mario Scalese che fra le altre cose ha ricordato come nel 2023 sono stati 9000 i Calabresi che sono andati via e se le Istituzioni locali anche per i tagli ai finanziamenti del Governo le Istituzioni non riescono a fare ciò che dovrebbero, compito della Cgil è di fare politica al fianco delle fasce deboli della popolazione, declinandone i bisogni.
Francesco Rizza
Commenti
Posta un commento