Si riaccendono le speranze per il completamento del restauro del santuario della Sacra Spina. A 25 anni dall'inizio della ristrutturazione del luogo sacro ed ad oltre un ventennio dalla fine del restauro della volta lignea del soffitto della chiesa, opera di Cristoforo Santanna pittore rendese appositamente mandato a Policastro dalla corte borbonica, il nuovo intervento sarà possibile grazie ad un finanziamento del Ministero della Cultura. Ciò è quanto si apprende dal decreto di approvazione del programma triennale dei lavori pubblici, 2024, 2026, che prevede un finanziamento di 157 mila euro destinati a lavori di restauro e recupero funzionale della chiesa. Nella provincia di Crotone altri fondi sono arrivati a Cirò Marina ed a Melissa. È la soddisfazione il sentimento prevalente nella popolazione cittadina che negli ultimi anni ha visto rinascere spiritualmente il santuario grazie all'arrivo della Comunità mariana delle cinque pietre che con i propri frati e le proprie suore anima lo stesso luogo sacro che viene raggiunto non solo da vari fedeli dell'Arcidiocesi, ma anche da fedeli e turisti di altre regioni. Alla soddisfazione, però, si aggiunge un po' di preoccupazione.
Nel corso degli anni scorsi, infatti, sono arrivati più finanziamenti con cifre di una certa portata, ma con i fondi non si era andati oltre al completamento della copertura del santuario che, ovviamente, era propedeutica alla risistemazione della volta lignea. I lavori di restauro del santuario erano iniziati alla vigilia del Giubileo del 2000, con il restauro del piazzale, la sacrestia interamente ricoperta in noce, il cappellone contenente il reliquiario nella chiesa completamente rivestimento in oro rechino nealizzato nel XVIII quando era guardiano del Convento francescano padre Antonio Mannarino, uno studioso insigne cui si deve la "Cronica di Policastro" che, nonostante i limiti storiografici del suo tempo, è il primo libro ancora conservato dedicato alla storia cittadina. Proprio la ricollocazione al Proprio posto del tavolato ligneo è, dal punto di vista artistico, il tassello mancante del restauro della chiesa e dal punto di vista artistico si fregia di una particolarità non secondaria. Il pittore rendese, infatti, intorno al dipinto della Assunzione della Madonna cui anticamente era dedicato il convento, volle dipingere solo figure femminili dell'Antico Testamento. Proprio questa ristrutturazione potrebbe rappresentare per il luogo sacro un vero e proprio volano per la valorizzazione del Santuario dal punto di vista turistico.
Francesco Rizza
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