Scandale e la sua interessante storia, col misterioso borgo di Leonia che ospitò una diocesi suffraganea della metropolìa di Santa Severina, al centro delle giornate FAI dei prossimo 13 e 14 ottobre. Oltre ad uno stupendo panorama, dal Golfo di Tarano ai primi contrafforti della Sila, Scandale ha un centro storico ben conservato che sarà possibile visitare. Se tracce storiche sull'attuale centro storico di Scandale si perdono nella notte dei tempi, sino alla preistoria, non è stata del tutto ricostruita la vicenda storica di Leonia: una cittadina che oggi è scomparsa, ma che dal IX secolo al 1571 ospitò un vescovado poi aggregato alla Metropolìa santaseverinese. In contrada Gallopà esistono ancora oggi le tracce di quella che dovrebbe essere la Cattedrale. Il vecchio paese, che si trovava poco distante dall'attuale, fu feudo della famiglia Sanfelice dal XIII al XV secolo. L'attuale Scandale, che per un certo periodo fu chiamata anche Gaudioso, fu fondata nel 1555 dal principe Galeotto Carafa, sulla collina dove c'era una volta la chiesa della "Pietà"per poi estendersi nella parte più bassa. Passò poi a far parte integrante del territorio di Santa Severina, ed ebbe come feudatari i Ruffo, i Carafa, gli Sculco di Crotone e infine i Grutther. Nel periodo della spedizione del Cardinale Fabrizio Ruffo, nella primavera del 1799, gli scandalesi furono molto attivi sia nell'assedio di Crotone, che nella confisca dei beni dei cosiddetti giacobini. A queste confische, risale l'arricchimento di molte famiglie scandalesi. Al di là delle tracce religiose, estremamente importante a Scandale l'area archeologica LA LUSTRA, un insediamento d'età ellenistica e successivamente bruzia recentemente oggetto di studi e scavi da parte della Soprintendenza dei Beni Archeologici e che sarà eccezionalmente visitabile,con guida,durante le giornate della FAI.
Francesco Rizza
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