"Vede caro Sindaco, se stiamo ancora in maggioranza, non é certo perché Lei é "bello e bravo" oppure "il migliore al mondo" bensì perché amiamo la nostra terra ed i nostri concittadini, e siccome senza di noi, non più di due consigli fa, non avete avuto nemmeno i numeri in Consiglio per approvare delle modifiche di Statuto, che seppur non fondamentali, le abbiamo ritenute importanti e migliorative per la socialità Petilina". Non la mandano a dire Maria Teresa Sisca e Ferdinando Militerno quest'ultimo Presidente del Consiglio Comunale, che ad alcune ore dalla reazione alla loro lettera aperta di "Petilia Rinasce", via social, scrivono direttamente al sindaco Simone Saporito. "Ecco - aggiungono - restiamo per il nostro forte senso del dovere,, delle Istituzioni, del mandato ma se Lei continuerà su questa strada, oltretutto invitandoci, pubblicamente, con toni di sfida ad andare in minoranza, la nostra scelta sarà obbligata ed i cittadini comprenderanno... perché Lei forse vive poco il Paese, si confronta poco con i Petilini, ma le assicuriamo: non sono stupidi". Dure le osservazioni che i due Consiglieri di "Idea Comune" rivolgono al resto della coalizione che dall'ottobre 2021 amministra la cittadina dell'Alto Marchesato Crotonese. L'impressione che si coglie dall'epistolario fra le due parti della maggioranza è che la rottura non sia avvenuta negli ultimi giorni, ma abbia una lunga storia di incomprensioni alle spalle.
"Che Petilia - scrivono Sisca e Militerno- ormai da anni stia affrontando periodi difficili lo sappiamo tutti, ma da qui a pensare di poter prendere in giro i Petilini, o credere che a Petilia non ci siano persone che "masticano" la Politica, la comprendano e la sappiano anche praticare é da sprovveduti e presuntuosi. Tutti sanno che é prerogativa del Sindaco scegliere la Giunta, ma sanno altrettanto che il confronto con i gruppi consiliari sta alla base della vita democratica e politico gestionale di un'Amministrazione. Noi non abbiamo condiviso una singola sostituzione, quando era previsto un totale rimpasto. Mai ci permetteremmo di sindacare sulle persone, infatti abbiamo ringraziato l'Assessore uscente Ierardi e fatto un in bocca al lupo al subentrante Fico. Poi chi ha fatto bene e chi ha fatto male sarà il popolo a dirlo, unico Giudice! Tutti sanno che é la legge a prevedere che i Presidenti dei Consigli, sia essi comunali, provinciali (ove previsti), regionali, debbano appartenere ad un gruppo politico consiliare e devono assurgere ad un ruolo super partis solo nella gestione delle sedute di capigruppo e consiliari; per il resto é nelle loro prerogative occuparsi della vita politica-amministrativa della casa comunale. Le cose viste per la prima volta sono ben altre a Petilia. I cittadini ci osservano dal 5 Ottobre 2021 e sanno chi vive il proprio mandato, chi il Comune, chi il Territorio...chi ha latitato per mesi, se non per anni, pur avendo ruoli gestionali...chi risponde al telefono ed é sempre pronto a qualsiasi ora dalla mattina presto alla tarda sera...o chi era irrintracciabile persino dal personale del Comune. Noi dovevamo avvisare della creazione del neo-gruppo quando da parte del Primo Cittadino mancano tutti crismi e le buone pratiche di rispetto dettato dal confronto, dal dialogo, dalla condivisione, che persino la peggior della vecchia politica praticava". La nota si conclude con la considerazione con una domanda "Problema di cariche il nostro o problema di stipendio per chi invece non vuole mollare e si é saldato su quella poltrona, rinnegando persino un patto scritto e sottoscritto, con firma del Sindaco a garanzia?". Allo stato attuale delle cose, infatti, l'indennità del Sindaco è di 4000 euro, quella del vice sindaco di 2000 euro e quella degli altri Assessori di 1800 euro. Ad eccezione dell' ex Antonio Ierardi che è docente nelle Scuole superiori di primo grado, il resto della Giunta prende l'indennità intera, perché nessuno ha dichiarato altri redditi.
Francesco Rizza
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