"Fra Consorzio di Bonifica che ci lascia a secco e l'Amministrazione Comunale che non ci difende come ci saremmo aspettati, siamo messi alla disperazione". A più di un mese di crisi idrica nella frazione di Foresta, mentre anche i social registrarono continuamente le problematicità evidenziate dai cittadini, scendono in campo anche gli imprenditori, pochi in realtà, che coraggiosamente sono rimasti a produrre economia nell'aria industriale cittadina. "Se la situazione non migliorerà nei prossimi mesi saremmo costretti a chiudere, alcuni di noi hanno dovuto dimensionare la propria pianta organica, altri già hanno deciso di trasferirsi altrove". A Foresta, infatti, la situazione sembra più critica che in altri luoghi della Provincia perché alla carenza idrica che non sembra interessare alle Istituzioni, si aggiunge l'isolamento della Frazione petilina che, per le pessime condizioni dell'asfalto pure della nuova strada del Petilina rimane nel proprio isolamento. Pensare che col trasferimento a Foresta del Liceo scientifico e del Professionale del legno e dell'arredamento e, prima ancora degli uffici del Giudice di Pace, erano in tanti ad immaginarsi una rinascita per la più giovane delle Frazioni policastresi. A rendere ancora più pesante la problematica della mancanza di acqua nelle abitazioni cittadine, così come nell'unica casa protetta per anziani "Santa Spina" che è l'unica ad operare a Petiliaanche le numerose perdite della conduttura che come nel resto del territorio comunale è ormai vetusta e necessiterebbe una ricostruzione che potrebbe essere finanziata se non con fondi Pnrr attraverso un mutuo che potrebbe essere finanziato con un mutuo che potrebbe essere quasi interamente coperto dalle roiality riconosciute al Municipio dalla ditta Krunos che da alcuni anni sfrutta l'acquedotto sul Soleo per la realizzazione di energia elettrica che, per convenzione, riconosce un credito al Comune di 70.000 euro annui. Negli scorsi mesi, intanto, sempre a Foresta il mancato invio nella Frazione dell'autobotte comunale. A sentire alcune voci vicine all'Amministrazione comunale, la stessa era stata ceduta alla Congesi, ma il 25 luglio il portale online ha pubblicato la determina 201 liquidando 2.825 ad una ditta che aveva restaurato e manutentato lo stesso mezzo. Possibile che il ritardo nella rimessa in strada del mezzo sia stato dovuto a problemi di cassa? Certamente, non vogliamo immaginare che la sistemazione del mezzo alla fine di luglio non è stata dovuta ad una disattenzione nei confronti di Foresta e dei suoi cittadini. Evidentemente, per l'imminente apertura delle Scuole, compreso il Polo scolastico, una maggiore attenzione a Foresta anche dal punto di vista idrico non è più rinviabile; anche se per questo si dovesse arrivare ad un confronto fra l'Amministrazione Comunale ed il Consorzio di Bonifica che, a sentire alcuni cittadini, a Foresta fa quello che vuole.
Francesco Rizza
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