È crisi idrica a Foresta, frazione di Petilia Policastro. Se anche durante il resto dell'anno la numerosa popolazione convive con la scarsità di acqua potabile, anche perché non è collegata all'Aquedotto sul fiume Soleo che da circa 20 anni ha parzialmente risolto la carenza idrica nel centro cittadino, la situazione nella frazione di Foresta si è aggravata nelle ultime settimane con l'aumento delle temperature. "Per l'intera giornata - raccontano i residenti - la condotta rimane chiusa per consentire ai serbatoi comunali di riempirsi, ma dalle prime ore del mattino è davvero poca quella che raggiunge le nostre abitazioni. Se a questo si aggiunge il caldo la situazione diventa davvero ingestibile". "Finirà- aggiunge qualcun altro - che dovremo dotare le nostre case di serbatoi ed autoclavi con maggiori spese con la corrente elettrica. A Petilia centro, in fondo, la situazione è migliore: almeno arriva l'acqua del nuovo acquedotto anche se qualche volta arriva sporca, ma almeno il diritto quotidiano ad una doccia è garantito. Se non arriveranno risposte saremmo costretti ad andare a protestare davanti al Comune".
Nella cittadina dell'alto Marchesato crotonese, poiché nel centro e nelle Frazioni montane la situazione non è migliore anche a causa di vari allacci abusivi per innaffiare gli orti con l'acqua potabile alcuni dei quali sono stati scoperti negli scorsi giorni, è come se si fosse ritornati negli anni '80 e '90 quando si registrarono numerose proteste a Petilia centro ed un Sindaco che si era rifugiato in Sila fu raggiunto da alcuni cittadini e costretto a ritornare in Paese per prendere atto della situazione e, quanto meno, provare ad affrontarla. A distanza di più lustri, però, rispetto ad allora c'è un'aggravante: nel frattempo è stato costruito l'acquedotto con il potabilizzatore per le acque del fiume Soleo e basterebbe metterlo nelle condizioni di funzionare veramente e di tappare le numerose buche della condotta idrica per risolvere la mancanza di acqua anche alla luce del fatto che negli ultimi decenni la popolazione è diminuita e l'acqua immessa nelle condotte dovrebbe bastare per tutti. Per la soluzione delle problematiche, a detta degli esperti, basterebbe la costruzione di una nuova vasca di decantazione per evitare che ad ogni pioggia abbondante l'acqua si inturbili ed il meccanismo ne blocchi l'immissione nella condotta ed una maggiore attenzione sui filtri che andrebbero cambiati con una maggiore frequenza. Oltre a tutto questi interventi dovrebbero essere effettuati dalla ditta Krunos che gestisce e monetizza sull'Acquedotto grazie alle centraline che producono corrente elettrica, ma gli interventi della Krunos sull'Acquedotto policastrese sembrano tutti al ribasso rispetto all'originaria convenzione. Tempo fa, infatti, invece di sostituire i serbatoi in località Marrate si è preferito smaltarli e ritinteggiarli. Evidentemente, non è questo il modo di trattare un'opera importante per Petilia che, fra le altre cose, pur essendo riuscita a risolvere numerosi problemi non è ancora entrata nel cuore di tutta la popolazione e delle sue rappresentanze istituzionali.
Francesco Rizza
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