La provocazione di Giuseppe Caruso: "se qualcuno mi paga un quadro 120 mila euro, trasformo le casette di Vico Leone.
Una nuova sfida di Giuseppe Caruso e Manuela Arminio, giovani e creativi professionisti policastresi, da tempo impegnati a vivacizzare dal punto di vista artistico un vicolo del centro storico cittadino che Giuseppe ha arricchito con i propri murales . In una cittadina urbanisticamente brutta, non solo per l'anomia urbanistica degli ultimi decenni, ma anche per le macchine parcheggiate in ogni dove Giuseppe e Manuela, dopo l'istituzione della scuola di lingue straniere e la biblioteca libera dove è possibile prestarsi libri senza neppure registrarsi, lanciano una nuova sfida. Per ristrutturare le casette abbandonate che sono state loro donate hanno lanciato una nuova provocazione. "Sono disposto - assicura Giuseppe - a vendere un mio quadro, cosa che non ho mai fatto, e venderlo a 120 mila euro. Con questa cifra potrei ristrutturare le casette che mi sono state donate e metterle a disposizione della popolazione cittadina".
Un po scherzando o, forse dicendo sul serio come certi artisti riescono a fare, Giuseppe dice che alla sua ultima proposta non ci crede nemmeno lui. "Nel mio vicoletto - ricorda - nell'anno scorso saranno passati più di 1000 tra visitatori e bambini. Eppure abito in un paese alle falde della Sila, Petilia Policastro. La gente arriva, è incuriosita poi si ferma a parlare. L'arte è una medicina miracolosa. Anche per questo, non posso morire povero. Io sono di un altro pianeta". Effettivamente, quello che stupisce di più, è che per quello che è riuscito a creare in vico Leone, attirando anche l'attenzione di giornali nazionali, Giuseppe non ha ricevuto un euro dalle Istituzioni. Solo qualche cittadino, ha donato un po' di pittura con la quale l'artista ha affrescato quasi tutto il vicolo, altri hanno donato i libri messi a disposizione della popolazione nella libreria. È, probabilmente, arrivato il momento che qualcuno, che siano le Istituzioni o finanziatori privati, adotti i progetti di Giuseppe e Manuela: chi ama come loro la propria cittadina e sono impegnati a renderli più bella non deve essere lasciato da solo.
Francesco Rizza
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