Petilia Policastro : ancora nulla di nuovo sulla casa cadente, ed I suoi rifiuti, in piazza Filottete
È in condizioni critiche da talmente tanto tempo che, ormai, la popolazione ci ha fatto l'abitudine, eppure continua a rappresentare un rischio non solo perché potrebbe cedere da un momento all'altro ma anche perché all'ombra delle sue mura da più tempo si sono raccolti rifiuti di ogni sorta e, con l'aumento delle temperature, la situazione è davvero grave. Stiamo parlando dei resti di una casa fra la centrale piazza Filottete e corso Roma di cui, ormai restano in piedi solo alcune mura perimetrali e la facciata principale. A lamentarsi per le sue condizioni alcuni cittadini che vi abitano nei pressi ed il problema non è esclusivamente estetico. "Se non ci sono fondi per abbattere questo rudere, l'Amministrazione comunale si dovrebbe almeno farsi carico di bonoficarla, per I numerosi rifiuti solido urbani che vi sono stati lasciati da tempo dai soliti incivili, nonostante il caldo dobbiamo stare con le finestre chiuse per la presenza di numerosi insetti che sono altrettanto fastidiosi dei topi".
"Ho interpellato più volte il Sindaco - aggiunge un' altra signora - e mi è stato assicurato da tempo che sono arrivati i fondi necessari. Allora non si capisce come mai non si intervenga. Questa, ormai, è diventata una situazione di salute pubblica ed anche l' Asp avrebbe delle responsabilità. Che ci importa se nei giorniscorsi sono stati posti dei vasi con dei fiori sulla balconata della piazza, se a pochi metri subiamo questo degrado?". In realtà, da quanto è dato sapere, i problemi sono essenzialmente di natura burocratica. A prescindere dai fondi necessari, l'ufficio tecnico per intervenire avrebbe necessità di espropriare quelle mura perimetrali che, ancora sono rimaste in piedi, ma non si riesce ad arrivare ad un accordo accordo con i legittimi proprietari ma per risolvere una situazione ormai incancrenita ed inaccettabile, in un paese civile, l'Amministrazione comunale dovrebbe comunque intervenire, anche con una azione inpopolare, per bonificare l'area e metterla in sicurezza. Analoga situazione si registra nel quartiere della Rupa dove, se si parla da tempo di un progetto di recupero, sino ad oggi l'ufficio tecnico ha semplicemente perimetrato le aree a rischio crollo intimando ai proprietari da quelle determine è passato talmente tanto tempo che dovrebbe essere chiaro a tutti che i legittimi proprietari non hanno intenzione di intervenire anche perché in gran parte sono residenti fuori Regione. Davvero, anche per questi interventi di ordinaria manutenzione, occorre aspettare Godot?
Francesco Rizza
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