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Dialisi senza medici al Presidio sanitario di Mesoraca.





 "Prove tecniche" di Autonomia differenziata nell'Alto Marchesato Crononese: fra promozioni e trasferimenti, nel Presidio ospedaliero di Campizzi di Mesoraca, il servizio di dialisi è rimasto senza medici ed affidato solo agli infermieri professionali, alle loro competenze ed alla loro buona volontà.  Nonostante la speranza è che l'assenza di medici nefrologi sia solo provvisoria,  anche se in queste realtà, la provvisorietà dei servizi pubblici garantiti è spesso l'avvisaglia di ben più gravi tagli; è la paura il sentimento prevalente nell'utenza del servizio che sono in maggioranza anziani residenti nel "Distretto Sila" dell'Azienda sanitaria provinciale di Crotone. Qualora il servizio venisse cancellato del tutto,  come è successo per altri reparti, il servizio di dialisi dovrebbe essere trasferito a Crotone che, nonostante la Strada del Petilino,  rimane una meta troppo lontana alla luce del fatto che la dialisi va fatta,  vita natural durante, più volte alla settimana. "Non vogliamo nemmeno pensare a questa opportunità, non è giusto che persone malate ed anziane vengano private,  dall'oggi al domani, di servizi essenziali come questi" ci hanno confinato alcuni utenti  e d'altronde mentre la vincita di un concorso interno da parte di un medico operante sino ad oggi a Mesoraca diventato primario a Crotone ed il trasferimento di altri medici non sono cose prevedibili, da parte della dirigenza questa possibilità andava almeno messa in conto. "Speriamo - ci confidano gli utenti di nefrologia del "Distretto Sila" che almeno ci sia qualche medico cubano disponibile a venire a lavorare in questa periferia". A rendere ancora più alto il nervosismo il fatto che lo stesso servizio di nefrologia sia fornito di medici a San Giovanni in Fiore che, per I comuni di Cotronei, Petilia e  Mesoraca sarebbe più vicino di Crotone qualora il servizio sia interrotto completamente, nonostante che San Giovanni In  Fiore è situato in un'altra Provincia.   A rendere ancora più incandescente la situazione il fatto che il trasferimento del personale medico è avvenuto alla vigilia del periodo estivo e quindi alla carenza dei medici, nelle prossime settimane, si potrebbero sommare le ferie del personale infermieristico. Allo stato delle cose, le aspettative dell'utenza è una presa di posizione della Conferenza dei Sindaci del distretto sanitario che, per garantire servizi essenziali come quelli della nefrologia, dovrebbe scendere in campo a difesa della propria popolazione e di un territorio che, da troppo tempo, ormai viene privato di servizi pubblici. Ciò anche alla luce che, qualora nel "Distretto Sila" ci fossero cliniche private disponibili ad offrire questi servizi il loro costo starebbe troppo oneroso dal punto di vista economico.
Francesco Rizza 

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