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Sarà presentato giorno 6 marzo a Petilia "Naufragio di Stato a Strccato di Cutro, xenia e xenofobia nella Calabria migrante" di Francesco Rizza.


  86 pagine per raccontare la tragedia del naufragio del 26 febbraio 2023. S'intitola "Naufragio di Stato a Steccato di Cutro: xenìa e xenofobìa nella Calabria errante" ed è l'ultima pubblicazione di Francesco Rizza. A pubblicarla la casa editrice Publigafic per la quale l'autore dirigge il periodico di cultura e promozione culturale "Il CalabrOne" e con la quale aveva già pubblicato altri lavori. Si svolgerà il prossimo 6 marzo, nel circolo petilino del Partito Democratico, la prima di una serie di presentazioni; con lo scopo principale di offrire alla popolazione momenti di riflessione e confronto su una delle più truci pagine di storia contemporanea del Crotonese. "A mio parere - scrive Francesco Rizza nell'introduzione - la tragedia di Cutro, la cui vicenda giudiziaria non è ancora terminata, rappresenta un vero e proprio 'Naufragio di Stato' perché ambientata nell' Italia patria di quel 'Diritto Romano' che, per secoli, è stato maestro di civiltà e di convivenza in Europa e nel Mediterraneo. Ancora prima della romanità, nella Calabria antica, i forestieri erano coperti da un'aura di sacralità. Se nella cultura ebraica erano spesso degli angeli vestiti da uomini, i versi della 'Odissea' e della 'Iliade' ci tramandono le vicende di Dei travestiti da viandanti, quando avevano la necessità di scendere dall' Olimpo per confrontarsi con gli umani".La pubblicazione somma 17 capitoli: in gran parte servizi giornalistici  rivisti ed ampliati con i quali l'Autore ha raccontato su 'Patria Indipendente' lo storico quindicinale dell'Anpi  l'evolversi della vicenda sino all'avvio del processo,  in cui gli unici indagati sono i quattro scafisti del caicco 'Summer love'. Nella presentazione che sarà introdotta e cordinata da Leo Barberio segretario provinciale del Partito Democratico, si confrlnteranno con Francesco Rizza l'editore Gianni De Simone, Marilena Curcio che ha redatto la prefazione della pubblicazione e Rosanna Garofalo: una delle prime lettrici del saggio.

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