L'attualità della Residenza e dei suoi valori fondanti per la democrazia italiana al centro del confronto sociale e culturale nel Marchesato Crotonese nell' ultimo weekend. In un territorio che per tutta la "Prima Repubblica" è un baluardo delle sinistre e delle sue battaglie di civiltà, anche negli ultimi giorni si registra una particolare vivacità del cordinamento provinciale dell' Associazione Nazionale dei Partigiani Italiani presieduto da Giuseppina Acri.
La Città capoluogo nella serata del 25 marzo ha ospitato un'assemblea provinciale alla presenza del coordinatore regionale Mario Vallone in preparazione della prima assemblea nazionale che nella prima decade di aprile radunerà a Paestum in provincia di Salerno gli iscritti all' Anpi nel Mezzogiorno italiano. Ad essere discusse dell'assemblea provinciale tematiche di scottante attualità come l'autonomia differenziata in discussione in Parlamento, ma anche la voglia dell' Anpi nazionale che nel proprio ottantesimo complenno si è data il compito di approfondire il ruolo giocato dal Sud italiano nella Guerra di Liberazione. Al di là dell' intervento decisivo delle truppe anglo americane, non furono pochi i soldati dell' Ita meridionale che , dopo l'armistizio del 1943, decisero di parteggiare per la libertà e la democrazia.
Uno di questi partigiani è stato Giuseppe Pace di cui il 24 marzo ricorrevano contestualmente il primo centenario della nascita e l'ottantesimo anniversario della morte avvenuta nel 1944 in occasione della battaglia di Chignano nelle Marche in occasione della quale Giuseppe Pace ed alcuni suoi compagni di lotta furono uccisi nei pressi di San Severino delle Marche. Grazie all' impegno della cognata Santa, affiancata dall' Anpi peovinciale i resti sono tornati a Petilia solo nel 2007 quando è stato possibile raccogliere notizie sulla sua partecipazione alla Resistenza.
Considerato che per l'evento la locale Amministrazione comunale non ha inteso andare oltre alla pubblicazione di un post nella aua pagina social, un intenso momento di approfondimento si è svolto nel Campo Santo.vAd un certo punto è sembrato che Giuseppe Pace fosse visivamente presente fra coloro che hanno voluto ricordarlo, grazie ad una riebolazione fotografica di una sua vecchia fotografia cui il grafico Gennaro Porro, membro della sezione cittadina dell'Anpi, ha restituito il fascino dei suoi colori. All' omaggio floreale alla tomba di Giuseppe Pace è seguita una breve girandola di interventi. "La morte di Giuseppe Pace - ha ricordato la dirigente scolastica in pensione Maria Ierardi e socia dell' Anpi - è stata una sua scelta consapevole di schierarsi dalla parte della libertà. Coloro che sopo l'armistizio hanno deciso di far parte della Resistenza non erano degli sbandati come qualcuno vorrebbe far credere, ma persone che si erano schierate dalla parte giusta. Giuseppe ed i suoi compagni furono uccisi nello stesso giorno della strage romana delle Fosse Ardeatine quando oltre 300 persone furono infoibate in una rappresaglia dalle truppe tedesche affiancati da fascisti italiani".
Francesco Rizza
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