"Naufragio di Stato a Steccato di Cutro: xenía e xenofobia nella Calabria errante" di Francesco Rizza edito dalla Publigrafic.
. È nata da questa considerazione la necessità di fare memoria dell' accaduto, anche con la pubblicazione di un breve saggio, registrando la non conclusione delle indagini sulla Guardia di Finanza e sulla Guardia Costiera su cui era stato aperto un fascicolo con la promessa del procuratore della repubblica di Crotone, Cacciola, che le indagini sarebbero finite entro la fine dell' anno. Il racconto racconta anche delle positività che è stato possibile raccontare come l'attenzione ancora viva della società civile e di alcune sue voci come Orlando Amodeo il medico della Polizia che ha salvato centinaia di migranti, Mimmo Lucano, Marco Ciconte, Vincenzo Montalcini autore di "Quale Umanità" racconto edito ad alcuni giorni dal naufragio, Giuseppe Pipita direttore de "Il Crotonese" che negli scorsi giorni ha inaugurato una mostra fotografica, Filippo Sestito dell'Arci Aps e tutti quegli altri volontari cui è dedicata la pubblicazione. "È l'accoglienza - aggiunge Marilena Curcio dell' Anpi di Petilia Policastro - il fondamento dell' opera. Quella mitica che ha conosciuto l'ingiustizia degli ultimi anni e non gli ha permesso di arricchire la Calabria come ha sempre fatto. La Calabria porto di storia e di civiltà, rifugio di generazioni di culture, osannata e bistrattata ma sempre pronta a distinguersi".
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