Aurelio Berardi nello staff del sindaco di Petilia Policastro. Sull'inchino del comune petilino a Curcio abbiamo sentito l'onorevole Ascari.
Aurelio Berardi, nipote dell' assessore Maria Berardi dimessasi la scorsa estate a margine della vicenda dei manifesti di solidarietà dell' Amministrazione comunale per la morte di Rosario Curcio è entrato a far parte dello staff del sindaco Simone Saporito dallo scorso 4 febbraio. A sette mesi della clamorosa vicenda finita pure su alcune testate nazionali, è questa la notizia più rilevante a Petilia Policastro: una sfida allo Stato o la ennesima bambinata? È l'incredulità il sentimento prevalente per chi si aspettava una reazione dello Stato all'inchino della Amministrazione comunale all'esponente della 'ndrangheta cittadina. Per fare il punto sulla situazione, abbiamo intervistato Stefania Ascari (M5S) parlamentare emiliana quarantatreenne con una laurea in scienze giuridiche e già membro della Commissione "Giustizia" della Camera che lo scorso 4 agosto aveva presentato una interrogazione a risposta scritta sulla vicenda alla presidente Giorgia Meloni ed ai ministri alla Giustizia ed agli Interni per capire la posizione del Governo sulla vicenda. A tale interrogazione non è arrivata, ad oggi, nessuna risposta e questo stupisce un po' tutti, a partire dalla Parlamentare che ha ammesso che sarebbe felice di un incontro pubblico con la popolazione cittadina. "Questo ritardo - evidenzia - non è naturale, perché interrogazioni che ho depositato successivamente hanno già ricevuto risposta. Solleciterò fino a quando il Governo non darà spiegazioni in merito a questa vicenda".
"Una donna delle Istituzioni come lei , che vive lontano dalla Calabria e per questo ne valuta le vicende con un certo distacco, come ha reagito ai funerali pubblici e fastosi di Rosario Curcio ed ai manifesti di solidarietà alla famiglia della Amministrazione comunale?". "Ho provato vergogna - ammette - per un fatto che ha offeso in primis la donna, Lea Garofalo, che è simbolo dell lotta alla mafia e che ha combattuto la 'ndrangheta. E poi vergogna per un fatto che ha infangato le stesse Istruzioni che mai avrebbero dare segnali di sudditanza o solidarietà alle famiglie mafiose. È alle vittime che dobbiamo ogni omaggio. La morte non ci rende tutti uguali".
"Ad oggi, da parte della Questura e della Prefettura, non abbiamo registrato nessuna reazione. In molti si sarebbero aspettati la Commissione d'accesso al Municipio che ancora non è arrivata. Le sembra normale?". "No, non è normale, quando si verificano episodi allarmanti lo Stato ha il dovere di intervenire per far luce sugli aspetti non chiari e fugare ogni possibile dubbio".
"All'indomani della vicenda si sono registrate numerose prese di posizione contro il manifesto, ma ora nessuno ne parla più. La politica può, secondo lei, tacere su storie come questa?". "La politica quando si verificano queste cose non può restare inerte. Devono essere adottate misure per accertare le responsabilità delle Istituzioni correlate e scongiurare questi fatti".
"A suo parere, l'Amministrazione comunale di Petilia Policastro è legittimata a continuare ad amministrare la città? Possono bastare le dimissioni della assessore Maria Berardi che ha ammesso di aver partecipato ai funerali di Rosario Curcio?". "L' intera Amministrazione comunale avrebbe dovuto dimettersi, ma purtroppo la Magistratura ha le mani legate perché non esiste il reato di apologia di mafia. Per questo ho depositato una proposta di legge per introdurla nel nostro ordinamento".
Francesco Rizza
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