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Melissa. prorogato al 20 febbraio il concorso indetto dall'amministrazione comunale sulla strage di Fragalà.


"Affidare alla nuove generazioni la memoria e la conoscenza di una delle pagine più crude della storia della Calabria e del Mezzogiorno; così ingiuste da ispirare l’arte e la letteratura nazionali ed essere raccontate in musica, tra i tanti, dal cantautore Lucio Dalla". Con il cuore e la mente ancora legati al tragico eccidio del 1949 nonostante siano la ben 74, anche quest' anno l'Ammnistraziine comunale del sindaco Raffaele Falbo ha indetto la borza di studio di quelli che passarono alla storia come  " i Fatti di Melissa". In un comunicato stampa si osserva come per  il concorso di idee  per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della provincia di Crotone è ancora aperto ed i termini per partecipare sono stati prorogati al prossimo 20 febbraio. Il concorso è rivolto a tutte le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della provincia di Crotone. Si può concorrere sia in forma singola che in gruppo. Ogni classe potrà partecipare con un massimo di 4 elaborati (due lavori singoli e due di classe). Un fumetto composto da minimo tre tavole, un dipinto, un video della durata massima di 15 minuti, un video clip musicale di 5, uno spot di 3 minuti, un corto della durata massima di 20 minuti, un elaborato. Sono, queste, le tipologie di elaborato che sarà possibile presentare.  Nella nota si evidenzia come "dovremmo  essere ispirati alla Strage di Melissa del 1949. Nell'ottobre di quell’anno i contadini calabresi, a cominciare dai braccianti del Marchesato, marciarono sui latifondi per chiedere con forza il rispetto dei provvedimenti emanati nel dopoguerra dal ministro dell'Agricoltura Fausto Gullo e la concessione di parte delle terre lasciate incolte dalla maggioranza dei proprietari terrieri. Interi paesi parteciparono a questa mobilitazione che vide circa 14.000 contadini dei comuni orientali delle province di Cosenza e Catanzaro scendere in pianura. Chi a piedi, chi a cavallo, con donne e bambini e gli attrezzi da lavoro, quando giunsero sui latifondi segnarono i confini della terra e la divisero, iniziando i lavori di preparazione della semina. Irritati per questa ondata di occupazioni alcuni parlamentari calabresi della Democrazia Cristiana si recarono a Roma per chiedere un intervento della polizia al Ministro dell'Interno Mario Scelba. I reparti della Celere si recarono quindi in Calabria e uno di loro si stabilì a Melissa (oggi in provincia di Crotone) presso la proprietà del possidente del luogo, il barone Luigi Berlingeri, del quale i contadini avevano occupato il fondo detto Fragalà. Questo fondo era stato assegnato dalla legislazione napoleonica del 1811 per metà al Comune, ma la famiglia Berlingeri, nel tempo, lo aveva occupato abusivamente per intero. – La polizia aprì il fuoco sui manifestanti ad altezza d'uomo, dapprima con pallottole di legno e successivamente con proiettili. Tre persone furono uccise: Francesco Nigro, di 29 anni, Giovanni Zito, di 15 anni, e Angelina Mauro, di 23 anni, che morirà più tardi per le ferite riportate, oltre a 15 feriti colpiti alle spalle. La polizia uccise anche diversi animali, come forma di ritorsione nei confronti dei manifestanti.".
Francesco Rizza 

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