In che condizioni sono i defibrillatori distribuiti nel centro abitato di Petilia Policastro dopo essere stati , acquistati grazie ad una raccolta di fondi dopo la morte per infarto, nel 2021, del commerciante quarantottenne Domenico Rizza? Nelle scorse settimane ad avevamo raccontato del defibrillatore inutilizzabile presso un padiglione delle scuole primarie di Petilia Policastro in occasione dell' ordinanza di chiusura dello stesso padiglione perché invaso dai topi. Il problema segnalatoci da alcuni genitori era relativo al fatto che lo strumento salva vita necssitava del cambio delle batterie e nessuno ha smentito questa notizia di una gravità assoluta. Apprendiamo che dal novembre 2021 ad oggi nessun conrollo e , quindi, nessuna manutenzione sarebbe stata fatta su tutti i defibrillatori dislocati nel Centro cittadino. Oltre al defibrillatore del plesso scolastico di "Mons. Domenico Sisca" che, fra le altre cose, ospita il Municipio cittadino, a sentire anche il personale della stessa Asp, si troverebbe nelle medesime condizioni almeno il defibrillatore presso il poliambulatorio sanitario di via Dietro Manche, per un motivo semplicissimo: i defibrillatori non basta comprarli ed appenderli nelle strade cittadine, ma necessitano di una normale manutenzione; non solo per quanto riguarda le batterie.
A questo punto, l'Asp di Crotone è almeno a conoscenza dei defibrillatori distribuiti nel Centro abitato di Petilia e delle sue Frazioni? La domanda, al contrario di quanto potrebbe sembrare non è peregtina; considerato che come abbiamo scritto, gran parte degli stessi strumenti di primo soccorso sono stati comprati grazie ad alcune offerte raccolte da semplici cittadini e da alcune Associazioni che, nel periodo del Covid, hanno organizzato anche dei corsi per consentirne l'utilizzo. Evidentemente, dalle stesse Associazioni non si dovrebbe pretendere anche la normale manutenzione. Forse, però, basterebbe saperlo Nel febbraio 2023 il "Distretto Sila" dell' Asp crotonese ubicato nel presidio di località Campizzi di Mesoraca che aspetta ancora la nascita della "Casa Salute" i cui lavori avrebbero dovuto partire nel 2022. Invece , nel febbraio 2023 , sempre il poliambulatorio di Mesoraca aveva ottenuto una seconda ambulanza che, per una utenza di circa 40 mila abitanti e le pessime condizioni delle strade, non è proprio una soluzione "messianica" come era stata descritta. Infatti, negli scorsi giorni a Petilia, per una persona con problemi di pressione alta la autombulanza più vicina del 118 era dovuta arrivare da Sellia Marina. Stando così le cose, il l rischio di morire per un problema cardiaco è ancora alto nella maggiore delle cittadine dell' Alto Marchesato Crotonese. Veramente, in queste condizioni, l'Asp può permettersi di non conoscere o manutentare i defibrillatori presenti nel suo territorio?
Francesco Rizza
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