Soffitto della Sacra Spina a Petilia Policastro : la minoranza interroga l'Amministrazione comunale.
Approda in Consiglio comunale la notizia relativa alla cancellazione, da parte della Sovrintendenza, del finanziamento per la ricollocazione al proprio posto della volta lignea del Santuario della Sacra Spina. Lo comunica il gruppo di minoranza "Insieme per Petilia", annunciando che un'interrogazione al sindaco Simone Saporito è stata trasferita via pec affinché la Civica Assise prenda atto della revoca del finanziamento. La maggioranza di "Petilia Rinasce" era a conoscenza della perdita del contributo? Esiste la possibilità di recuperare i fondi necessari al completato del restauro della Sacra Spina che quest'estate è stata al centro del cartellone del programma estivo di iniziative in occasione del cinquecentesimo anniversario della Sacra Spina nella cittadina dell'alto Marchesato crotonese?
La perdita del finanziamento, un vero e proprio fulmine a ciel sereno, arriva in un momento particolarmente positivo per l'importante luogo sacro petilino. Da circa due anni, infatti, dopo essere stato a lungo chiuso, il Santuario è ritornato dal punto di vista spirituale ai propri fasti per l'arrivo dei frati e delle suore della Comunità Mariana delle Cinque Pietre con un susseguirsi di celebrazioni ed appuntamenti religiosi ed oltre ai fedeli anche delle cittadine limitrofe è raggiunto pure da turisti provenienti anche da fuori provincia. Realizzato da Cristoforo Santanna nel 1772 inviato dalla Corte partenopea a Petilia dove ha realizzato anche altri lavori come gli affreschi della cappella della Madonna del Rosario nella chiesa dell'Annunziata, il tavolato ligneo racconta con i propri dipinti alcuni momenti della storia dell'Antico Testamento. Intorno al dipinto principale, raffigurante l'assunzione della Madonna al cielo, il noto artista rendesse ha raffigurato solo figure femminili in un momento storico in cui la donna non aveva raggiunto né nella chiesa e né nella società l'importanza che le viene riconosciuta ai nostri giorni. Ecco perché, a prescindere dalle distanze partitiche fra maggioranza e minoranza, tutte le forze politiche, ma anche sociali e culturali dovrebbero trovare la forza per unirsi nella ricerca del superamento del problema.
Francesco Rizza
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