Come in un interminabile gioco dell'oca, presso la Sovrintendenza i fondi perla ricollocazione al proprio posto della volta lignea del Santuario petilino della Sacra Spina non sarebbero più a disposizione per lo stesso intervento.
Se ne sarebbero resi conto alcuni tecnici che, incaricati di avviare la progettazione per il completamento del restauro, recatisi presso gli uffici della stessa Sovrintendenza, se ne sarebbero tornati "con le pive nel sacco". A poche settimane dalla chiusura dei festeggiamenti per il cinquecentesimo anniversario dell'arrivo della Sacra Spina a Petilia ed ad oltre 20 anni dal completamento del restauro della volta lignea settecentesca, opera di Cristoforo Santanna, è questa la notizia che inizia a trapelare nella cittadina dell'alto Marchesato crotonese. L'ultima informativa relativa allo stesso lavoro a cura della responsabile della Sovrintendenza per le province di Catanzaro e Crotone Stefania Argenti quando, intervistata da "Il Crotonese" del giugno 2022, affermava che "le tele sono state restaurate e conservate benissimo, mentre il grande tavolato, costituito da centinaia di tavole, è stato oggetto di una prima attività di consolidamento e dopo 20 anni non può essere rimontato senza una preventiva attività di completamento del restauro di tutta la parte lignea”. Quella della ricollocazione al proprio posto della volta lignea della Sacra Spina, ultimo tassello di un restauro del Santuario iniziato a ridosso del Giubileo del 2000, è una di quelle storie in cui la burocrazia e la politica sono riuscite a dare il peggio di sé. Dopo il restauro del tavolato, la sua collocazione nella chiesa era stata affidata alla ditta Mirabelli di Cosenza, ma per alcune problematiche della gara di appalto si registrò il primo intoppo. Successivamente, nel 2007 La ditta Stefano Provinciale, con sede in Roma, si aggiudicò il rimontaggio del tavolato precedentemente affidato alla ditta Mirabelli.
A distanza di poche settimane, però, la stessa ditta ha deciso di abbandonare il cantiere smontandosi l'imoalcatura che aveva già montato. Nel 2013, il sindaco appena eletto Amedeo Nicolazzi ha appreso che il lavoro del soffitto della chiesa non poteva essere realizzato con il bando relativo ad alcuni fondi europei che erano stati ottenuti dall'amministrazione del precedente sindaco Dionigi Fera che non prevedeva interventi strutturali e si attivava per ottenere altri fondi. Da parte del Ministero alla cultura allora guidato da Dario Franceschini erano arrivati 100 mila euro, cui si erano aggiunti 25 mila euro dell'Arcidiocesi di Crotone e Santa Severina, 5 mila euro di fondi comunali cui si erano sommati i fondi di una petizione popolare a cura dell'allora responsabile del Santuario don Giuseppe Marra ma neppure questi erano bastati a terminare l'intervento, riuscendo a completare il 75% del propedeutico restauro della copertura. Terminato l'intervento sulla copertura, il montaggio della volta lignea si sarebbe dovuto realizzare con l'impegno del ribasso della gara d'appalto relativo al rifacimento della copertura e proprio questo ribasso non sarebbe più a disposizione della Sovrintendenza per un intervento che avrebbe potuto già iniziare, come annunciato all'Arcidiocesi, nel 2016. Cosa succederà adesso se i fondi non ci sono più? Difficile rispondere. Nel frattempo, intanto, per fortuna il Santuario è in buone mani. Per l'arrivo da circa due anni della Comunità Mariana delle Cinque Pietre, il Santuario della Sacra Spina è sempre aperto ospitando momenti di spiritualità per la popolazione locale ma anche la visita da parte di fedeli provenienti anche d' altrove. Il completamento del restauro della volta lignea si realizzerà prima o poi. Forse.
Francesco Rizza
Commenti
Posta un commento