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Dimensionamento scolastico : è caos nel Crotonese. Interviene Leo Barberio segretario provinciale del Pd.

Da  Crotone centro all'Entroterra la bozza relativo al ridimensionamento scolastico non piace. Numerose le criticità osservate in vari Comuni come a Cotronei il cui storico professionale dovrebbe essere aggregato, nelle previsioni del presidente Sergio Ferrari, all'Istituto "Raffaele Lombardi Satriani" Petilia Policastro Policastro perdendo, per una scelta sconsiderata ed ingiustificabile, il corso serale da aggregare all'Istituto "Gangale" di Cirò Marina che con l'alto Marchesato, oltre ad essere geograficamente lontano, non condivide nulla. Un altro accorpamento che sta facendo discutere è quello di Savelli a Melissa, e alla mancanza di tutela per le minoranze linguistiche Arbëreshë.) svuotando la città di Crotone di autonomie importanti. 
Contro queste contraddizioni, scende in campo, per criticare la bozza provinciale la federazione provinciale del Partito Democratico guidata da Leo Barberio. A suo dire, le problematiche non sono solo provinciali e ricorrere al Tar contro il  decreto interministeriale 127, datato 30 giugno. "Questo decreto  - per Barberio - prevede una revisione del dimensionamento scolastico e una riduzione delle autonomie scolastiche. Abitiamo in una delle Regioni più povere d’Italia, e quella di Crotone è la provincia povera tra i poveri, dove tutti gli indicatori economici e culturali (siamo in piena siccità culturale!) sono negativi. Qui si assiste ad uno spopolamento mai registrato in precedenza: alcune comunità registrano -40% di abitanti negli ultimi 30 anni e sono destinate ad una tragica scomparsa, si svuotano intere aree e si disperdono saperi, tradizioni e peculiarità uniche, spesso custodite nei paesi interni della nostra regione e della nostra provincia". Per il segretario provinciale dei Democratici "la Regione Calabria avalla questa scellerata riforma delle scuole e la provincia ci mette mano senza batter ciglio! In Calabria i tassi di dispersione scolastica sono tra i più alti d'Italia e qui si sta a parlare di ridimensionamento!! Si dovrebbe parlare di potenziamento! Non ci si può minimamente azzardare a parlare di tagli e ridimensionamento! Qui servono più risorse per colmare lo svantaggio socio-economico-culturale tra la Calabria e il resto d’Italia! Abbiamo bisogno di più risorse per la scuola, per l'istruzione e per la didattica, di più palestre (nelle province calabresi la copertura delle palestre nella scuola primaria è tra le più basse del paese, il 10% circa) aule e spazi nuovi, sicuri e funzionali, più laboratori e più centri direzionali vicini alle comunità, soprattutto nei luoghi più fragili e in difficoltà, nei paesi e periferie delle città. Nelle nostre provincie calabresi vi è la più alta percentuale di studenti con livello socio-economico basso!". Descricendo il Crotonese, Barberio osserva che" i  nostri ragazzi e i nostri bambini vivono in comunità caratterizzate da siccità culturale estrema. Le scuole di questo territorio devono diventare centri di sapere, di socialità e di innovazione che impattano anche fortemente sul territorio! Invece questa legge smembra i territori, diluisce i centri di comando e gestione, accorpa scuole con percorsi slegati e aree fortemente disomogenee, mette insieme il mare e la montagna ed è l'anticamera di futuri tagli a scuole e classi, soprattutto nei paesi più piccoli, nelle periferie più sofferenti! Mi chiedo e chiedo ad Occhiuto, Princi e Ferrari: ma chi vorrà mai vivere e investire, magari pensare di rientrare, in luoghi dove le scuole sono frammentate, senza un percorso chiaro e un’offerta culturale valida che guarda con speranza al futuro? Il presidente Ferrari dimostra di non avere idea del territorio che governa! Non solo non difende le esigenze del territorio, ma avanza una proposta di dimensionamento scolastico maldestra, senza una reale confronto con le scuole, i dirigenti, le parti in causa!". 
Francesco Rizza 

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