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Sospetti e dubbi su alcuni bandi provinciali. È mobilitazione

Sospetti e dubbi sui  bandi esperiti dalla Provincia di Crotone alla chetichella e senza adeguata informazione per l'assunzione di un istruttore direttivo amministrativo ed un istruttore tecnico all'area marina protetta "Capo Rizzuto" ed una idrida figura di istruttore direttivo amministrativo addetto alla comunicazione dell'ente. Banditi alla vigilia di Ferragosto, gli stessi bandi sono sembrati a molti poco trasparenti e sono in tanti a chiederne il ritiro ed una riformulazione adeguata.

 Per la Cgil Area Vasta gli stessi bandi  segnano  "un vulnus, eventualmente oltre quello legale, che è quello di insinuare il sospetto che si voleva fare un bando senza farlo sapere ai più. Tale sospetto si amplia se il bando è fatto a cavallo fra fine luglio e primi di agosto, con una pubblicazione di dieci giorni al solo albo pretorio dell'ente. Ne può valere la giustificazione che, quelli utilizzati, sono fondi del Pnrr e si deve fare in fretta. Ancor più provocatoria - aggiunge il sindacato - è la selezione per un addetto alla comunicazione che potrebbe essere carente di requisiti e con criteri di selezione opinabili". Il segretario generale dell'Area vasta, Francesco Grillo, ed i rappresentanti della Funzione pubblica, Nicola Belcastro e Salvatore Scicchitano, sollecitano il coinvolgimento del sindacato e la sospensione di "tutte le procedure in essere". Sulla stessa scia, a Isola Capo Rizzuto i partiti del centro destra a cui lo stesso Sergio Ferrari appartiene. Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega e Siamo Futuro la mentano la mancanza di "adeguata pubblicità a questa selezione pubblica e ciò induce a pensar male - scrivono - circa i buoni propositi da perseguire. In un momento delicato che vive il territorio, con molti neo laureati costretti a lasciare la nostra terra, è impensabile permettere che le selezioni si facciano con una pubblicità ristretta e per pochi giorni. Quindi siano riaperti i termini di partecipazione dopo un'adeguata pubblicità. Non vorremmo, dopo aver letto senza entrare nel merito dei partecipanti candidati, che si possa supporre che il bando possa esser stato cucito su misura per pochi". Oltre alla riapertura dei termini, i partiti chiedono a Ferrari di avviare "un procedimento interno al fine di appurare eventuali responsabilità politiche ed amministrative". Fra i primi a contestare i bandi la Federazione italiana giornalismo editoria Comunicazione (Figec) che ha chiesto alla Provincia di Crotone le revoca in autotutela e la riapertura del bando di concorso pubblico per Istruttore Direttivo addetto alla comunicazione nell’Area Marina Protetta Capo. Si tratta di un bando di concorso pubblicato dalla Provincia di Crotone il 28 luglio scorso con scadenza dei termini al 7 agosto. La richiesta del sindacato, rappresentato a Crotone da Antonietta Marazziti, nasce dalla "mancanza di adeguata pubblicità a questa selezione pubblica" e la "generica" denominazione di addetto alla comunicazione. La richiesta è contenuta in una lettera inviata al presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari, al Dirigente del settore dell’Are Marina Protetta Arturo Crugliano Pantisano, al Responsabile del procedimento, Nilde Megna, al segretario generale Nicola Midonno, al consigliere Provinciale Delegato, Raffaele Gareri.
 " Apprendiamo  - aggiunge per l'Arci Aps Filippo Sestito - che giorno 28 luglio, sono stati emanati, dall’ Ente Provincia, tre bandi di concorso pubblico per esami per la copertura di: n.1 posto di istruttore direttivo amministrativo nell’area marina protetta capo rizzuto a tempo determinato (15 mesi), categoria d, posizione economica d1; n.1 posto di istruttore tecnico nell’area marina protetta Capo Rizzuto a tempo determinato (15 mesi), categoria c, posizione economica c1; n.1 posto di istruttore direttivo addetto alla comunicazione nell’area marina protetta capo Rizzuto. Troviamo alquanto inopportuno questo modus operandi che prevede la pubblicazione di questi bandi nel pieno periodo estivo, quando l’attenzione verso queste opportunità è più bassa, con un termine di scadenza che ci sembra ridicolo se non offensivo e con una scarsissima promozione degli stessi avvisi.  Troviamo anche originale la scelta del titolo riferito a chi dovrebbe curare la comunicazione che ricerca un "istruttore direttivo addetto alla comunicazione". Che ruolo è? Perché non si è voluto cercare un professionista, un esperto, per un ruolo così importante? Come è possibile che non venga presa in considerazione la competenza e l’esperienza specifica nel settore? Per questi motivi chiediamo:. 1) che i bandi vengano ritirati e riproposti con la giusta promozione e pubblicizzazione e con tempi più lunghi per proporre la propria candidatura; 2) Una definizione più chiara dei ruoli che si devono ricoprire e con la giusta valorizzazione delle competenze e della esperienza; 3) La massima trasparenza nella composizione della commissione con figure che abbiano un profilo rispettabile e limpido e che possano valutare con le opportune competenze, le candidature".
 Francesco Rizza 

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