Si aspettano risposte dello Stato ai funerali pubblici di Rosario Curcio. La parlamentare Stefania Ascari ha interrogato il Governo.
Approdati in Parlamento i funerali pubblici di Rosario Curcio sui quali la parlamentare Stefania Ascari (MCS) ha chiesto al Presidente del Consiglio ed al Ministro degli Interni, con un'interrogazione parlamentare quale sarà, se ci sarà, la risposta dello Stato anche ai manifesti di solidarietà a cura dell'Amministrazione comunale di Petilia Policastro. "Premesso - si legge nel l'interrogazione che si è appreso da fonti di stampa che martedì 11 luglio si sono svolti nel comune di Petilia Policastro, nel crotonese, i funerali di Rosario Curcio, condannato all’ergastolo in via definitiva per l’omicidio di Lea Garofalo;
Lea Garofalo è un simbolo della lotta alla mafia, che ha combattuto la ‘ndrangheta ed è stata barbaramente uccisa e sciolta nell’acido da Curcio nel 2009; consta all’interrogante che il rientro del feretro sia stato accompagnato da diverse manifestazioni di affetto (palloncini, fiori, striscioni, applausi, messaggi di solidarietà), tra cui il manifesto funebre dell'amministrazione di Petilia Policastro: “Il sindaco Avv. Simone Saporito e l’Amministrazione Comunale partecipano al dolore che la colpito la Famiglia Curcio per la perdita del caro Congiunto”. Sembrerebbe che - si aggiunge nell' interrogazione - sembrerebbe che il sindaco Simone Saporito ne abbia anche giustificato l'iniziativa: "Da quando è scoppiata la pandemia, come Amministrazione comunale abbiamo fatto un accordo con le agenzie di pompe funebri per fare i manifesti di vicinanza per tutti i funerali che si celebrano in città. L'opportunità di fare il manifesto è in effetti opinabile, ma noi abbiamo fatto il manifesto a tutti. Perché a lui no? Davanti alla morte si è tutti uguali. Sarebbe stata una discriminazione al contrario non farlo";. è prassi che nel caso di decesso di esponenti della criminalità organizzata sia vietata la celebrazione di funerali in Chiesa in forma pubblica, consentendo la partecipazione al rito funebre ai soli più stretti congiunti del defunto direttamente presso la cappella del cimitero in cui avviene la sepoltura ad un orario inconsueto, in genere all’alba; è inaccettabile che sia stato autorizzato e consentito lo svolgimento delle esequie di un condannato per mafia in maniera così pomposa e con la partecipazione delle Istituzioni locali". La parlamentare pentastellata vuole sapere "se la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministro interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa; se e quali misure, nell’ambito delle proprie competenze, intendano adottare per accertare le eventuali responsabilità delle Istituzioni preposte in ordine alla celebrazione in forma pubblica del funerale di Curcio, con particolare riferimento all’amministrazione locale in relazione all’affidamento dell'appalto alle onoranze funebre per l'affissione del manifesto, onde scongiurare il rischio che si ripetano simili fatti".
Francesco Rizza
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