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Petilia : "S'intitoli a don Pietro Capocasa partigiano, sacerdote e docente, la Biblioteca del Comprensivo "Marconi". L'ha proposto l'Anpi cittadina.



La Biblioteca della scuola superiore di primo grado di Petilia Policastro "Guglielmo Marconi", istiuita alla fine dell' ultimo anno scolastico, sia intitolata a don Pietro Capocasa (1910, 2001) partigiano e sacerdote marchigiano che ha trascorso molta della sua vita nell'Arcidiocesi di Crotone e Santa Severina dove, fra gli altri incarichi, fu il primo parroco della frazione policastrese di Foresta e docente di religione nella stessa scuola. È questa la proposta della sezione Anpi petilina, istituita negli scorsi mesi, indirizzata al Dirigente scolastico ed al Consiglio d'istituto del Comprensivo "Marconi" e per conoscenza a mons. Raffaele Panzetta Arcivescovo di Crotone e Santa Severina ed al coordinamento provinciale dell'Anpi guidato dalla professoressa Giuseppina Acri. 
Dopo l'esperienza nella Resistenza e l'Ordinazione sacerdotale nella "Società San Paolo" di Alba in provincia di Cuneo, don Pietro si era incardinato nell'Arcidiocesi di Santa Severina al tempo dell'arcivescovo mons. Giovanni Dadone, dove  fu nominato nel 1956 canonico della Cattedrale, economo e responsabile dell'Ufficio tecnico. La ricostruzione della biografia di don Pietro è stata il primo impegno che la sezione cittadina dell'Anpi si è dato con un approfondimento pubblicato anche su "Patria Indipendente" la storica rivista dell'Anpi nazionale.  "A Petilia Policastro - si ricorda nella missiva dell'Anpi -   don Pietro Capocasa, oltre che docente di religione, è stato il primo parroco della frazione di Foresta ed ha contribuito sostanzialmente all'ampliamento della chiesa dedicata a San Giuseppe Lavoratore. Nel suo apostolato fu importante l'impegno ad attuare i decreti e la spiritualità del Concilio Ecumenico Vaticano II. Nella popolazione è ricordato anche per il lavoro in favore delle nuove generazioni.  Riteniamo - scrive l'Anpi di Petilia Policastro - che compito dell'Associazionismo e delle Agenzie educative sia anche quello di contribuire alla conservazione ed alla tutela della memoria storica dei territori in cui operano.  Dopo essere riusciti, non senza fatica, a ricostruire la biografia di don Pietro Capocasa, riteniamo che intitolargli la Biblioteca scolastica  possa essere un utile strumento, per mantenerne in vita il ricordo di una persona bella". 
Francesco Rizza 

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