Dopo le dimissioni di Maria Berardi, a causa della sua presenza al funerale di Rosario Curcio, Simone Saporito, sindaco di Petilia Policastro, Simone Saporito, ha firmato il decreto per la nomina del nuovo assessore. Si tratta della consigliera di maggioranza Elisabetta Cistaro di Pagliarelle, dove risiede anche il vice sindaco Garofalo. La neo assessore ha avuto assegnate le deleghe Attività Produttive, Rapporti con le Frazioni e Manutenzione e Gestione dei Cimiteri. Invariati gli altri assessorati:Carmelo Garofalo, vicesindaco con delega in materia di Lavori Pubblici, Agricoltura, Urbanistica, Protezione Civile, Manutenzione, Viabilità, Demanio e Forestazione; Carmelina Comberiati, Assessore con delega in materia di Politiche Sociali, Sport e Spettacolo e Antonio Ierardi, Assessore con delega in materia di Pubblica Istruzione, Cultura, Edilizia Scolastica, Ambiente e Turismo. Intanto, mentre lo scorso venerdì la Prefettura avrebbe acquisito i verbali della seduta dello scorso 27 luglio a testimonianza dell'attenzione alla vicenda dei manifesti per la morte di Curcio, sulla stessa seduta della Civica Assise si registra una nuova presa di posizione del Pd provinciale del segretario di federazione Leo Barberio e del Pd cittadino del segretario Giancarlo Scandale. "Durante l’ultimo Consiglio comunale della città di Petilia Policastro - si legge nella nota - abbiamo assistito a un trionfo di ipocrisia mista alla spregiudicatezza e all’imbarazzo del povero Militerno. Un sindaco che, nel tentativo di spostare l’attenzione su altro, passa da una ridicola scusa ad un attacco personale ad ex amministratori tentando di paragonare i suoi scivoloni a quelli di altri e mette i piedi una arringa degna di un avvocato di provincia. Appena finita l’arringa si appella a regole dello statuto comunale che, in questo caso, servono a evitare di essere attaccato per l’inconsistenza di un sindaco che delega il governo della Città ad automatismi. Simone, ora è tempo di governare. La campagna elettorale è finita ed è perciò inutile continuare a dare la colpa a quelli di prima. I cittadini chiedono soluzioni non condanne. Se non ci riesci dimettiti così metteremo fine anche a questa storia che grazie a te sta compromettendo ancora una volta l’immagine di Petilia".
Francesco Rizza
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