Giovanbattista Scordamaglia : il Prefetto tuteli la minoranza nel Consiglio comunale di Petilia Policastro.

L'ultima seduta del Consiglio comunale di Petilia Policastro è stata attenzionato alla Prefettura di Crotone da Giovanbattista Scordamaglia, consigliere di minoranza e candidato a Sindaco della lista "Insieme Per Petilia". Scordamaglia, oltre a stigmatizzare l'inusuale comportamento del presidente del Consiglio comunale Ferdinando Militerno nella seduta dello scorso 27 luglio, sottolinea come "dall’inizio della consiliatura si lamenta la mancanza di una corretta verbalizzazione delle sedute, atteso che i verbali audio non si sentono completamente e perfettamente, ed il verbale sintetico pare che non venga proprio stilato. Inoltre, nelle delibere del consiglio non risultano le dichiarazioni di voto, né quali e quanti consigliere hanno votato contrari o si sono astenuti".
 A detta di Scordamaglia "il comportamento tenuto dal Presidente del Consiglio Comunale in occasione della seduta del 27 luglio si appalesa evidentemente antidemocratico e lesivo delle prerogative dei Consiglieri  comunali. Nella citata seduta, tenuta su argomenti di particolare rilevanza poiché afferenti alla legalità in generale, ed in particolare al pericolo di poter favorire, anche implicitamente, la visibilità  della criminalità organizzata, il sottoscritto consigliere chiedeva la parola in ordine alle  comunicazioni del Sindaco, tanto attese da tutta la comunità petilina e non solo. Al riguardo il  Presidente del Consiglio riteneva invece, autonomamente, che sul punto potessero intervenire solo un Consigliere per gruppo e, per questo, si determinava a dare la parola solo al consigliere Mangano per il gruppo di minoranza ed allo stesso Sindaco per il gruppo di maggioranza. In tal modo il Sindaco interveniva due volte e veniva negata la parola al sottoscritto Consigliere che ne faceva espressa e reiterata richiesta, impedendo di fatto di contraddire il Sindaco nelle sue comunicazioni e nelle sue repliche". Nel prosieguo della propria missiva, Giovanbattista Scordamaglia aggiunge che "l'antidemocraticità del Presidente emergeva in tutta evidenza anche al 3° punto posto all’ardine del giorno, poiché, dopo aver dato lettura della lettera di dimissioni dell’assessore Maria Berardi, impediva al sottoscritto Consigliere di intervenire nonostante, anche in questo caso, la specifica e reiterata richiesta, decidendo autonomamente ed arbitrariamente di votare la surroga del primo dei non eletti, senza alcuna discussione sul punto. Anche in questo caso l’argomento era di particolare rilevanza poiché la lunga lettera di dimissioni dell’Assessore Maria Berardi, di cui il Presidente aveva dato integrale lettura, riguardava proprio il funerale di Curcio Rosario.Orbene, non avendo avuto la possibilità di intervenire nella discussione, il sottoscritto Consigliere, unitamente ai Consiglieri Mangano Carmine e Ierardi Antonella, abbandonavano la seduta in segno di protesta, attesa l’impraticabilità democratica dell’assise. Tale grave ed ingiustificabile comportamento tenuto dal Presidente del Consiglio Comunale di Petilia Policastro, che già in altre occasione ha dimostrato di non saper garantire il ruolo di terzietà che è proprio del Presidente del Consiglio Comunale". La richiesta al Prefetto di Scordamaglia è, dunque, quella di "un intervento per ristabilire l’ordine democratico all’interno del Consiglio Comunale di Petilia Policastro". 
Francesco Rizza 

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