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Interventi "fai da te" di privati cittadini sulla viabilità abbandonata da Comune e Provincia a Petilia Policastro.



Languono le strade provinciali ed interpoderali a Petilia Policastro e, per quello che possono, i cittadini fanno da soli quello che possono per la risoluzione dei problemi. La strada provinciale 36 sia in direzione di Cotronei che verso Mesoraca è talmente un groviglio di buche ed altrettanto si registra nella strada che porta alle frazioni di Camellino e Pagliarelle e verso località Marrate e Principe dove alcune famiglie si sono già trasferite per trascorrere il periodo estivo e le buche, ormai, sembrano crateri. 
Davvero un pessimo biglietto da visita per gli emigrati che torneranno nel mese di agosto, ma anche per i turisti che desiderebbero passare qualche ora nel parco avventura di villaggio Principe che sta per riprendere le proprie attività in attesa del clou che si registrerà nel mese di agosto. È Maria Garofalo a segnalare sui social l'ultimo intervento "fai da te" che i residenti in località Cardopiano si sono realizzati da soli per rendere transitabile la strada, nella consapevolezza che le Istituzioni fanno orecchie da mercante,  col territorio policastrese che da decenni non ricordava questo degradante abbandono. Se negli scorsi giorni, gli stessi volontari avevano messo in sicurezza la strada pulendo anche le cunette, un altro intervento si è registrato nella giornata del 10 luglio. Sulla stessa strada, negli scorsi giorni, c'era stato un intervento dei vigili del fuoco dove dichiaravano la pericolosità visto che sotto la strada ci sono due abitazioni, ma alle Istituzioni neppure questo  è bastato per intervenire.
 "Anche oggi - osserva - abbiamo svolto un lavoro importante, abbiamo messo in sicurezza un grosso masso che incombeva sulla sicurezza di una strada interpoderale ma pubblica. Naturalmente lo abbiamo fatto facendo una raccolta di soldi, di tutti  noi privati che abitiamo a cardopiano. Dove tutti paghiamo l'IMU delle nostre casette, e le varie tasse comunali. Per il lavoro da fare siamo privati, per le tasse dipendiamo dal comune. Comunque - aggiunge - grazie lo stesso a  tutti quelli che ci hanno illuso con belle parole. Un altro grazie a tutti noi che se vogliamo siamo una potenza".
Francesco Rizza 

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