Petilia Policastro e tributi: il Municipio si costituisce in giudizio contro cittadini ed agli uffici del giudice di pace sui tributi. Anche su cartelle erariali del secolo scorso.
Anche per il sindaco Simone Saporito è arrivato il momento di affrontare, secondo una prassi consolidata, l'ultra decennale querele dei tributi, costituendosi in giudizio contro privati cittadini. Nell'ultima seduta della Giunta cittadina, infatti, sono una decina le costituzioni in giudizio presso il Tribunale di Crotone contro altrettante sentenze pubblicate dagli uffici del Giudice di pace relativamente al servizio idrico integrato che avevano dato ragione ai cittadini. Analogamente, altre delibere dallo stesso contenuto erano state approvate in precedenti sedute di Giunta.
Si tratta di tributi per annualità abbastanza vecchie, relative addirittura agli anni 1995, 1996 che però negli scorsi anni sarebbero state più volte notificate e che, quindi, il Comune ritiene di poter ancora riscuotere. A detta degli uffici competenti "le predette sentenze del Giudice di Pace di Petilia Policastro, mostrano una evidente errata applicazione delle norme di diritto che regolano il Servizio Idrico Integrato quale Entrata Patrimoniale dell’Ente". Quella dei tributi è una problematica antica per il Comune di Petilia Policastro ed almeno negli ultimi 20 anni non c'è stata Amministrazione comunale che non si sia trovata nelle condizioni di dover affrontare problematiche di questo tenore. E nella storia politica amministrativa di Petilia Policastro è cambiato più volte a Consiglieri comunali divenuti Amministratori di cambiare parere sugli stessi tributi passando da posizioni "populiste" a favore dei cittadini a posizioni "realiste" in favore delle casse comunali che, ancora una volta, rischierebbero il dissesto se non si dovesse riuscire a far quadrare i conti. Qualche volta, negli scorsi anni, dai banchi delle minoranze nei Consigli comunali che si sono succeduti nel corso degli anni nella gestione della cosa pubblica nella cittadina dell'alto Marchesato crotonese era arrivata agli Amministratori la proposta di arrivare ad un condono che permettesse di "salvare capre e cavoli", riconoscendo ai cittadini di non dover pagare interamente tutti gli importi relativi adannualità lontane e per l'Ente comunale di far quadrare i conti. Intanto, che la situazione attuale sia più pesante rispetto al passato sembra essere testimoniata da una determina degli scorsi mesi con cui la dottoressa Maria Rosaria Vona, assunta con uno degli ultimi concorsi, era stata trasferita dal settore "cultura, pubblica istruzione e servizi sociali" a quello dei tributi per dare man forte allo stesso settore.
Francesco Rizza
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