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PETILIA Nuove presenze consiliari al Funerale di Camellino.

Mentre maggioranza e minoranza sarebbero arrivate alle carte bollate per una lite social relativa ai mancati manifesti di solidarietà ad un cognato dell'ex sindaco Amedeo Nicolazzi, si infittisce il funerale di mafia che si è svolto il 29 giugno nella frazione di Camellino. Un altro tassello dell'intricata matassa è stato portato alla luce dal giornalista molisano Paolo De Chiara che negli scorsi anni ha pubblicato un libro sull' omicidio di Lea Garofalo. 
A detta del giornalista e del suo portale, ai funerali avrebbe partecipato anche il vice sindaco  Carmelo Garofalo e Marinella Cistaro, consigliera di minoranza che, lo scorso 27 giugno, contrariamente al Vice Sindaco non ha preso parte al Consiglio comunale. Proprio in quella seduta della civica Assise, invece di fare chiarezza il sindaco Simone Saporito ha preferito trincerarsi sulle proprie posizioni parlando anche di "vigliaccata mediatica" quasi che oltre all'agenzia funebre i colpevoli sono i giornalisti che stanno seguendo la vicenda. Fra le altre cose il presidente del Consiglio Ferdinando Militerno non ha consentito al consigliere di minoranza Giovanbattista Scordamaglia di prendere parola sulle dimissioni della assessore Maria Berardi. Per questo sgarbo istituzionale, la minoranza di "Insieme per Petilia" avrebbe allertato la Prefettura di Crotone. "Su questa vicenda - sarebbe stata la risposta di Carmelo Garofalo a Di Chiara - ha già fatto troppo sciacallaggio". Probabilmente, insieme alla Consigliera di minoranza, se le loro presenze saranno confermate da qualche filmato, dovrebbero lasciare la Civica Assise. A questo punto l'Amministrazione di "Petilia Rinasce" avrà il coraggio di dimettersi o continuerà a danzare sul Titanic? Ai prossimi giorni la risposta. 
Francesco Rizza 

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