Il Comune policastrese restituisce all'Arcidiocesi il Santuario della Sacra Spina. Ancora non ultimato il restauro del soffitto.
Il Comune policastrese è pronto a donare all'Arcidiocesi di Crotone e Santa Severina il Santuario della Sacra Spina, dopo esserne entrato in possesso grazie ad una causa avviata dalla precedente Amministrazione comunale, quella guidata da Amedeo Nicolazzi, che aveva trovato nel proprio archivio un documento con cui nel periodo napoleonico anche il millenario luogo di fede petilino era stato assegnato allo Stato. Con la delibera n°132 del 20 luglio, infatti, la Giunta comunale del sindaco Simone Saporito ha deciso di "concedere in comodato d'uso gratuito alla Diocesi di Crotone e Santa Severina il bene ecclesiastico appartenente al patrimonio indisponibile comunale ed individuato catastalmenente al foglio di mappa n°59 particelle n° 5 - A. Di prendere atto che la decisione di concedere la disponibilità dell'immobile di proprietà comunale a condizioni diverse da quelle di mercato si giustifica in considerazione delle peculiari finalità sociali perseguite dal soggetto beneficiario". Alla fine del cinquenennario della presenza della Sacra Spina, al di là di alcune iniziative ricreative, lo stesso Santuario non ha registrato un programma religioso di quelli che sarebbe stato lecito aspettarsi. Per fortuna, grazie alla presenza della Comunità Mariana delle Cinque Pietre che da circa due anni cura lo stesso luogo sacro, lo stesso Santuario è rinato con l'arrivo di numerosi fedeli e turisti attratti dalla preziosa Reliquia che vi è custodita. La cosa più grave è che ancora non è ritornato al proprio posto il tavolato ligneo del Cristoforo Santanna nonostante il suo restauro da parte della Sovrintendenza è stato ultimato da oltre 20 anni. Evidentemente, toccherà all'Arcidiocesi guidata da mons. Angelo Raffaele Panzetta riprendere in mano l'iter e fare in modo che il restauro sia finalmente terminato.
Francesco Rizza
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