Il gruppo di Maio, insieme ad Eni, ritorna nuovamente a proporre la realizzazione della discarica di Gimaglione che, pur essendo contestata dalla popolazione e dalle istituzioni da più lustri, negli scorsi giorni, ha acquisito il parere positivo dell'Unità di Bacino. Nonostante la calura estiva, sono giorni di confronto nel Crotonese fra coloro che vorrebbero continuare a fare business sui rifiuti e chi, dall'altra parte, non vuole veder trasformato il Crotonese in pattumiera. Mentre come ha ricordato Andrea Devona capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio comunale di Crotone "ci sono ancora i rifiuti delle discariche a mare che Eni deve smaltire ma nulla è cambiato dalla conclusione dell'ultima conferenza dei servizi", lo stesso Colosso ci riprova sognando una discarica di 1,5 milioni di rifiuti da smaltire nel territorio del Crotonese. Se si aggiunge che ancora nonostante i fondi a disposizione, a Crotone, non si sia trovata la quadra per smaltire le scorie radioattive, unica eredità del Polo chimico illecitamente tombate un po' ovunque, finanche anche nel castello "Carlo V", la gravità dovrebbe essere chiara agli occhi di tutti e c'è chi ritorna a proporre ancora una volta la mobilitazione popolare come ha fatto negli scorsi lustri. È Iginio Pingitore, già sindaco di Scandale ed attualmente capogruppo nel Consiglio comunale crotonese de "Stanco dei Soliti", a scendere nuovamente in campo, annunciando sui social di essere pronto a rimettersi "la giacca vecchia". "Voglio proprio vedere - scrive - chi sono le forze politiche a Crotone contro la discarica di Giammiglione, i partiti: Fratelli d'Italia, Lega, Partito Democratico eccetera. Il nostro sindaco Vincenzo Voce continuerà a battere i pugni insieme a tutta l'Amministrazione comunale (maggioranza e minoranza). Ma desidero che questa volta debba dare un segno il Presidente della regione Occhiuto, affinché faccia espressamente capire cosa voglia farne di Crotone, e il presidente della Provincia Ferrari. Evidentemente - aggiunge - on dovrà mancare il sostegno della gente e delle associazioni, dei professionisti, dei professori e tutto il mondo della cultura per ribadire un forte No alla discarica. Io ci sono e mi "mintu a giacca vecchjia", poiché contro questo invaso lotto da 20 anni, e voi ci siete?".
L'ultima conferenza dei servizi relativa a questo progetto risale allo scorso ottobre quando, presso la Cittadella regionale, è toccato al sindaco Vincenzo Voce il compito di difendere il territorio di Crotone. Come allora si è appreso da un comunicato stampa, "il settore ambientale del Comune, che già si era espresso negativamente sulla ipotesi di realizzazione della discarica ha ribadito che ai sensi della normativa vigente in materia non è possibile collocare in aree individuate “di attenzione” dal piano di gestione rischio alluvione (PGRA) discariche di rifiuti “pericolosi e non”. Una posizione netta che l’amministrazione aveva espresso nelle precedenti conferenze dei servizi tenutesi al riguardo e che ha esplicitato anche nel corso dell’incontro odierno". Cosa è cambiato da allora? Evidentemente gli interessi economici del gruppo Maio e dell'Eni sono talmente ampi da far passare in secondo ordine la presa di posizione delle Istituzioni e della Popolazione. Mentre dovrebbe essere chiaro a tutti che il rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini, in un territorio come la provincia di Crotone dove i morti di tumore sono tantissimi, i soliti potentati non possono continuare a giocare al massacro, magari con la complicità di qualche ufficio disponibile a dare le autorizzazioni necessarie.
Francesco Rizza
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