Passa ai contenuti principali

Ad Ada D'Adamo, morta da pochi giorni, il "Premio Strega" 2023.

È stata Ada D'Adamo, con il romanzo "Come d'aria" edito dalla Eliot a vincere la settantasettesima edizione del "Premio Strega con 185 voti, ma non lo saprà mai. La scrittrice, nata nel 1967, è infamata morta negli scorsi giorni per una lunga malattia.
 La cinquina degli autori finalisti era composta anche da Maria Grazia Calandrone con "Dove non mi hai portata" (Einaudi), Andrea Canobbio con "La traversata notturna" (La nave di Teseo), Romana Petri con "Rubare la notte" (Mondadori) e Rosella Postorino con "Mi limitavo ad amare te" (Feltrinelli). Ada non era una scrittrice di professione, ma a Roma si era diplomata all’Accademia Nazionale di Danza e laureata in Discipline dello Spettacolo. Ha trascorso molto tempo a osservare il corpo e le sue declinazioni sulla scena contemporanea, e lo ha scritto in diversi saggi sulla danza e il teatro. A portarla alla scrittura è stata l’esperienza personale di madre di una bambina nata, nel 2005, con una rara forma di malformazione cerebrale. 
Sul nome della bambina, Daria, si gioca il titolo del memoir, che come un sussurro suggerisce che la ragazza nata con disabilità è per chi la ama fatta “Come d’aria”.  “Avere un figlio invalido - osservava la D’Adamo nel suo memoir - significa essere soli. Irrimediabilmente, definitivamente soli. Indietro non si torna. Uguale a prima non sarà più. È come se dentro di te si fosse accomodato il punteruolo delle palme che rosicchia la pianta dall'interno piano piano, la trasforma in un involucro pieno di segatura. La superficie resta uguale, ma sotto i bordi, sotto la pelle, non resta più niente. La solitudine è fatta di puntini piccoli, uno vicino all'altro. Non te ne accorgi”.
Francesco Rizza 

Commenti

Post popolari in questo blog

Cordoglio a Petilia per la morte di Angela Miletta.

Una vita caparbiamente vissuta per gli altri, senza mai pensare a sé, una presenza importante nel mondo del volontariato cittadino, poi l'accuirsi della malattia che l'ha sconvolta per oltre dieci anni e nonostante l'abbia combattuta con diverse operazioni , Angela Miletta non c'è più. Anche per questa morte prematura, il gennaio del 2024 è stato cattivo per Petilia Policastro e per Pagliarelle dove Angela era nata ed ha vissuto gran parte della sua vita. Nell' ambito sociale Angela era presente da tempo, ma il fiore più bello che è riuscita a far germogliare è stata l'associazione 'Nel Cuore Solo Petilia" che , nata nel 2017 è stata una delle associazioni più importanti per la cittadina dell' alto Marchesato Crotonese. Alla stessa associazione, per esempio , si deve il primo gemellaggio della storia cittadina , quello con Parenti: il borgo silano da dove nei primi anni del 1800, nel pieno della campagna napoleonica, erano arrivati i pro...

Petilia ha perso un suo musicista. Deceduto, a Catanzaro, Franco Vona.

Quest'anno non parteciperà alla festa della Madonna del Rosario, nella chiesa dell' Annunziata che amava tantissimo. Nel primo giorno del Novenario, è morto per un male incurabile a Catanzaro, poco più che sessantenne, il maestro di musica Francesco Vona. Diplomato in musica al Conservatorio "Fausto Torrefranca" di Vibo Valentia, ssistente Amministrativo nelle Scuole, aveva fondato e diretto nei primi anni Novanta l'ultima banda musicale esistita a Petilia Policastro. Poi per alcune gelosie ed incomprensioni, di quelle che alle volte fanno cattive le nostre cittadine, nonostante i ragazzi da lui guidati si erano già fatti apprezzare in alcune processioni la banda si era sciolta e questo è stato per lui un amaro rammarico, sino alle scorse settimane, prima del ricovero. "Alcuni volevano tutto e subito - raccontava - e non mi hanno dato tempo. Da un momento all'altro mi sono trovato senza ragazzi e gli strumenti sono rimasti a prendere pol...

Vincenzo Ierardi "Simone Saporito smetta di mentire".

Il video con cui Simone Saporito, sindaco di Petilia Policastro, ha risposto all' inchiesta di Alessia Bausone giornalista de "I Nuovi Calabresi" ha provocato la reazione di Vincenzo Ierardi, già vice del sindaco Amedeo Nicolazzi e membro della segreteria provinciale del Partito Democratico che con un comunicato a tutto tondo smentisce gran parte del messaggio del Sindaco che ha tentato di difendersi con la popolazione di Petilia Policastro. In verità, come "L'agorà del Marchesato" non eravamo tenuti a pubblicare la rettifica del Sindaco Saporito, ma considerato che lo stesso Primo Cittadino, rispondendo alla collega Bausone ha ritenuto riferirsi al sottoscritto, anche alla luce del fatto che condivido la posizione di Ierardi, ritengo opportuno pubblicarla interamente. "Vorrei ricordare al sindaco Saporito - scrive Ierardi - che gli anni Ottanta sono terminati da un pezzo, lui non era nemmeno nato, e questo vecchio modo di fare politica orm...