La vicenda delle indagini su Almasri, che da alcuni giorni furoreggia nel confronto politico nazionale, sui media e sui social, ha un risvolto mesorachese l'amministrazione comunale del sindaco Annibale Parise ha annunciato sui social di essere pronta a querelare "Il Giornale" che per ferire l'onorevole Luigi Li Gotti avrebbe indebitamente citato la cittadina dell'Alto Marchesato Crononese dove è nato Luigi Li Gotti, avvocato penalista, già parlamentare e sottosegretario alla Giustizia di "Italia dei Valori " dal 17 maggio 2006 al 6 maggio 2008 nel Governo Prodi. Titolato "Li Gotti, l'avvocato della denuncia e quel filo sottile con gli apparati" ed impaginato nel portale online dello stesso quotidiano l'articolo di Luigi Fazzo del 29 Gennaio 2025, dell' avvocato Li Gotti scrive che "da un borgo selvaggio come Mesoraca, perso tra i monti della Sila, arriva alla ribalta parlamentare, e ora a mettere a segno il primo colpo giudiziario contro il governo di centrodestra".
È la definizione di "borgo selvaggio" a non andare giù all'Amministrazione comunale del sindaco Parise da più tempo impegnata nella promozione ambientale e territoriale del territorio cittadino. Ad alcuni mesi dell'incremento delle attività della riserva regionale del Vergari affidata all'associazione culturale "La Maruca" che ha visto aumentare il numero dei visitatori, Mesoraca è attualmente impegnata nella realizzazione del "Mesoraca In Festival" cordinato dalla assessore Eloisa Tesoriere che fra gli altri autori di grido ha ospitato fra gli altri la giornalista Serena Bortone. "Abbiamo letto con stupore - si legge nella nota redatta dal sindaco Parise - l'articolo apparso sulla vostra pagina online, in cui si descrive il nostro amato comune di Mesoraca come un "borgo selvaggio". Desideriamo sottolineare che Mesoraca è un paese con una storia millenaria, le cui radici affondano nella Magna Grecia, e non può essere definito in modo tanto superficiale e inaccurato. Invitiamo, chi ha scritto l'articolo, a consultare il collega Vittorio Macioce, che abbiamo avuto l'onore di ospitare nel nostro comune durante la rassegna letteraria "Mesoraca in Festival". Sarebbe più che utile per chiarire quanto il nostro borgo sia vivo e dinamico, lontano da una definizione che non rende giustizia alla nostra realtà. Se, in effetti, c'è qualcosa che può essere definito "selvaggio" a Mesoraca, questa è la nostra natura: verde, incontaminata e, proprio per questa sua bellezza, oggetto di crescente interesse da parte di numerosi turisti. Siamo già in contatto con la redazione - conclude la nota - per chiedere una smentita formale di tale sciagurata affermazione. In assenza di una risposta tempestiva e soddisfacente, ci vedremo costretti a tutelare il buon nome del nostro paese nelle sedi competenti".
Francesco Rizza
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