Teppistelli motorizzati padroni notturni di piazza San Francesco a Petilia Policastro.

Durante la giornata è quasi un quartiere dormitorio perché è difficile incontrarvi qualcuno , ma dalla sera al mattino diventa un rally dove "Centauri Baby" corrono rumorosamente senza preoccuparsi di quelle persone che,  di notte,  vorrebbero riposare.  È questo che da più tempo si registra in piazza San Francesco e nei suoi vicoli diventati , ormai,  terra di nessuno.  "Ormai, viviamo in un Far West - lamentano i residenti,  per lo più  anziani -  senza neppure uno sceriffo capace o intenzionato a mantenere un pò di ordine". È un sentimento di rabbia unito a quello ancora più grave dell'inpotenza quello prevalentemente in uno dei quartieri di Petilia Policastro che, ormai, è sotto controllo di bikers adolescenti che dalle 21, 00 alle 4,00 del mattino scorrazzano indisturbati. "Ci siamo rivolti più volte al Sindaco - aggiunge uno dei residenti che ha inteso rompere il muro di silenzio su una situazione ormai sfuggita a tutti di mano -  ma non abbiamo ricevuto nessun interesse. Quando la notte la situazione diventa veramente insostenibile ho più volte chiamato la stazione dei Carabinieri,  qualche volta una gazzella è arrivata e per qualche minuto si registra un pò di calma, ma è  normale che i Carabinieri non possono stare notti intere a controllare adolescenti che, almeno nelle ore notturne, dovrebbero essere controllati dalle proprie famiglie".

 Evidentemente  gli stessi bikers in erba, con i propri cellulari,  hanno creato un gruppo su wharsapp ed appena viene avvistata la macchina dei Carabinieri o qualche milite a piedi riescono a dileguarsi; rendendo inutili i controlli delle Forze dell'Ordine. Fra le altre cose,  gli stessi motociclisti in erba circolano forniti di casco e, quindi, è quasi impossibile riconoscerli.  Un altro cittadino che avrebbe "osato" rimproverare questi ragazzi sarebbe stato da loro intorniato ed a distanza di alcuni giorni avrebbe trovato degli sfreggi sulla propria autovettura. "A questo punto - spiega - la sera, nonostante la calura,  chiudo le finestre e fuori può accadere ciò che vuole,  tanto fra poco finirà il caldo, inizierà a piovere e mi auguro che questi piccoli motociclisti stiano a casa loro". In realtà,  oltre al rumore che perdurando tutte le notti per più ore è diventato fastidioso,  c'è il rischio  che a furia di scorrazzare con le moto qualcuno caschi e si faccia veramente male. Intanto,  la mattina i pochi operai adibiti alla pulizia delle strade, anche a San Francesco impegnano molto del loro tempo a raccogliere bottiglie vuote e sacchetti di patatine vuoti che, quando i bar chiudono vengono comprati ai distributori automatici. Stando così le cose, qualcuno dei residenti sarebbe intenzionato a scrivere una lettera alla Prefettura denunciando la situazione venutasi a creare e se, sino ad oggi non l'ha fatto è semplicemente perché, probabilmente,  si sarebbe trovato da solo a firmare la lettera denuncia. Analoghe situazioni si registrarono,  in realtà,  anche in altri quartieri della cittadina e gli stessi dossi distribuiti nel centro cittadino se riescono a diminuire  la velocità delle autovetture,  vengono utilizzati dai motociclisti in erba per aumentare velocità nelle proprie acrobazie e nelle loro sfide, nel disinteresse delle famiglie e nel rischio concreto di farsi male,  con  il fallimento educativo dell'intera società cittadina: veramente interi quartieri possono essere tenuti in sacco da qualche decina di teppistelli?
Francesco Rizza                                                                                                            

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