Le Istituzioni tutelino il Crotonese dalle continue spoliazioni. Lo chiede Filippo Sestito dell'Arci Aps.
"E’ necessario pretendere dai nostri rappresentanti politici ed istituzionali la tutela dei nostri diritti e la difesa delle nostre opportunità di sviluppo". È quanto scrive Filippo Sestito della segreteria nazionale dell'Arci Aps sul "processo di spoliazione del territorio Crotonese che procede spedito. Sono passati pochi giorni - scrive Sestito - dalla notizia che la riforma voluta dal Ministro Sangiuliano avrebbe previsto l’accorpamento del parco archeologico di Capocolonna a quello di Sibari, dotato di autonomia speciale e quindi sostanzialmente “gestore” del polo crotonese, che già il Consiglio dei Ministri del Governo Meloni ha approvato, addirittura prima del previsto, la bozza del regolamento che contiene questa disposizione. Sebbene il Consiglio regionale abbia approvato una mozione per richiedere al Ministro l’autonomia speciale per il parco archeologico ed il museo di Capocolonna, le nostre preoccupazioni aumentano visto che, come accade ormai da circa trent’anni, veniamo spogliati di tutte le nostre istituzioni e presidi, pubblici e privati come la Camera di Commercio, Il Centro Servizi per il Volontariato, la soprintendenza a breve forse anche l’INPS e tutto questo anche grazie ad una classe politica regionale che oggi finge di voler supportare il processo di sviluppo dell’area crotonese quando in realtà, con gli atti che produce e con quelli che non assume, ne segna il continuo svilimento".
Francesco Rizza
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